Le scriventi Organizzazioni Sindacali a seguito dell’ assemblea tenutasi nello stabilimento in data 26.11.2015 con la presente comunicano che i lavoratori dalla giornata del 27.11.2015 saranno in sciopero permanente. Le ragioni sono da individuarsi nella scelta dichiarata della proprietà di trasformare la “fabbrica” in “centro di macinazione” con conseguente riduzione dei posti di lavoro che da circa ottanta diventerebbero 25 senza considerare i riflessi negativi per un indotto che coinvolge più di 200 persone.
Il Governo nell’ultimo incontro tenutosi al Ministero del Lavoro ha dato la disponibilità a concedere una CIGS a condizione che ci siano investimenti e che soprattutto non si chiudano fabbriche. Questa volontà chiaramente è da ravvisarsi nella opportunità , in attesa che subentri la nuova proprietà Heidelberg Cement non prima dell’ estate del 2016, di mantenere la struttura industriale intatta e tutti i lavoratori all’ interno del perimetro aziendale. Ciò anche in considerazione del fatto che il Ministro Guidi ed il Governo hanno sempre dichiarato, e noi riteniamo che sia giusto così, che dovranno essere i nuovi proprietari a presentare un nuovo piano industriale che miri a proteggere quella che è da tutti definita una “eccellenza italiana” fatta di uomini, professionalità e ricerca. Oggi la CIGS annunciata da Italcementi, in contraddizione con quanto richiesto dal Governo, nell’ ultimo incontro romano…….concederebbe sì la copertura a tutti i lavoratori ma allo stesso tempo farebbe delle scelte industriali che soprattutto al SUD dismetterebbero due fabbriche Salerno e Castrovillari contravvenendo all’ ultimo piano industriale presentato anche in sede ministeriale nel 2013 . Teniamo a precisare che tale richiesta di attivazione della Cigs per riorganizzazione non contempla tecnicamente la necessità di queste scelte industriali drastiche ( Trasformazione in centri di macinazione) e pertanto potrebbe essere attivata non toccando la struttura industriale italiana permettendo così al Governo ed alle Istituzione di arrivare al confronto con Heidelberg senza pregiudicare il futuro della multinazionale italiana. Il Sud e la Calabria non hanno bisogno di altri “scippi”…..ed è paradossale che mentre ANAS ed il Governo annunciano più di 3 miliari e mezzo di investimenti infrastrutturali nel nostro territorio …Italcementi chiude gli impianti industriali dopo che all’indomani della vendita ai “Tedeschi dell’ Heidelberg”lo stesso Pesenti annunciava “non conta il controllo ma lo sviluppo” ebbene permettessero a tutti, in primis al Governo Renzi che tanto annuncia un piano per il SUD, di condividere e confrontarsi sulle nuove scelte industriali con chi compra (Heidelberg) e non con chi vende . Ai proclami del Governo Renzi che annunciano nuovi posti di lavoro per il Sud e per la Calabria rispondiamo di iniziare dal mantenimento di quelli in essere altrimenti sarebbero incoerenti e difficilmente comprensibili. Pertanto i lavoratori chiedono che si attivi la CIGS con tutto il sostegno sociale connesso senza modificare l’attuale assetto industriale, in particolare al Sud….a Castrovillari . Si può chiudere uno stabilimento che vende di più dei periodi pre-crisi? Si può accettare la dismissioni di uno degli ultimi siti industriali calabresi? Si può essere sempre figli di un Dio minore? Il Sindacato e i lavoratori non accetteranno più passivamente il silenzio rispetto a queste domande!!!!
Castrovillari (CS), lì 27.11.2015
I Segretari Generali
M. Venulejo- A. Di Franco