Le sigle sindacali unitarie di Cgil, Cisl e Uil, rendono noto che durante la giornata di ieri, dopo svariati mesi di trattative, s’è chiuso l’accordo decentrato relativo agli anni 2013 e 2014 tra il Comune di Cassano Jonio e la Rappresentanza sindacale unitaria dei lavoratori che da esso dipendono. A seguito della regolare convocazione da parte del segretario generale del Comune, Antonio Fasanella, il quale ha incontrato la Rappresentanza sindacale unitaria nonché i rappresentanti territoriali di Cgil, Cisl e Uil, Vincenzo Casciaro, Pierpaolo Lanciano e Silvano Scarpino, s’è infatti finalmente arrivati all’accordo.
Che prevede il pagamento della prima quota del 40% entro il 15 dicembre prossimo per tutti i dipendenti comunali appartenenti ai settori valutati positivamente dal competente Nucleo di valutazione dell’ente, mentre il restante 60% verrà attribuito ai lavoratori comunali sulla base delle valutazioni individuali predisposte dai diretti responsabili di settore. Questa seconda quota – secondo l’accordo sottoscritto – verrà erogata entro il prossimo mese di gennaio del 2016. L’accordo sottoscritto col Comune di Cassano Jonio mette la parola fine ad ogni polemica passata e consegna ai lavoratori dipendenti dell’ente pubblico importanti risorse economiche, che erano attese oramai da tempo. Le parti si reincontreranno per definire l’accordo per il 2015 e per avviare le basi per la ripartizione delle risorse della nuova annualità 2016.
Rimane adesso aperto tutto il “capitolo” relativo ai cosiddetti “lavoratori contrattualizzati”, vale a dire gli ex lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, per i quali il sindacato unitario sta cercando di costruire importanti iniziative affinchè il percorso della loro piena stabilizzazione possa compiersi definitivamente.
Un percorso irto d’ ostacoli quello che riguarda gli ex lsu-lpu. Cui pure l’ex sindaco Gianni Papasso esprime solidarietà ed impegno. L’ex primo cittadino socialista ha infatti sollecitato l’intervento da parte del segretario nazionale e parlamentare del proprio partito, Riccardo Nencini, affinchè interceda col presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, al fine di risolvere la delicata situazione di tali lavoratori. Papasso ha inviato a Nencini una lettera-appello:
«La contrattualizzazione degli ex lsu-lpu – scrive – avrebbe dovuto aprire la strada, dopo un triennio, alla loro definitiva stabilizzazione; oggi pare che questo processo stia registrando una battuta d’arresto poichè nella “Legge di stabilità” non sono stati inseriti i fondi necessari al rinnovo del contratto per il 2016. Pertanto, i circa cinquemila ex lsu-lpu calabresi, i quali sono dei precari ormai storicizzati del pubblico impiego, si vedono costretti nuovamente alla mobilitazione, perchè sono fortemente preoccupati per il loro destino e per quello delle loro famiglie». La politica è dunque “in moto” per questi lavoratori, ansiosi d’avere risposte concrete sul contratto e sul loro futuro.