Sono sei i proiettili calibro 7,65 che all’una del mattino di domenica 15 novembre hanno colpito Carmine Avato, muratore 52enne di San Cosmo Albanese, nella parte superiore e frontale del corpo. Uno, probabilmente, il colpo fatale che lo ha raggiunto al cuore mentre due dei sei colpi lo avevano ferito al braccio e ad un dito.

All’interno del cadavere, inoltre, sono stati ritrovati due dei sei proiettili esplosi contro la vittima mentre rientrava a casa in quella notte a cavallo di un fine settimana. Sono questi i primi risultati emersi dall’autopsia effettuata, questa mattina, dal medico legale nominato dalla Procura di Castrovillari, Aldo Barbaro, seguito nell’esame autoptico dal dottore Ido Lista, perito di parte nominato da moglie e figli del muratore. Presenti per seguire i risultati della indagini mediche, erano i legali della moglie di Avato, l’avvocato Chiara Penna, dei genitori e fratelli, l’avvocato Salvatore Barca, e il maresciallo di San Giorgio Albanese Andrea D’Amelio. I tre figli di Carmine Avato, di due femmine e un maschio di 18, 13 e 8 anni, sono rappresentati dall’avvocato Antonello Calvelli. Le indagini, coordinate dal procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla e dal sostituto Maria Grazia Anastasia, stanno stringendo il cerchio intorno alle persone ritenute più vicine alle vittima. Al momento, però, sembra non esservi nessun indagato per questo delitto. Il corpo dell’uomo, adesso, potrà essere restituito ai familiari per le esequie.

Giacinto De Pasquale