Hanno chiesto l’annullamento della misura cautelare nei confronti dei loro assistiti e fornito una ricostruzione alternativa rispetto a quella presente nell’ordinanza di arresto. I legali di Cosimo Donato e Faustino Campilongo, accusati del triplice omicidio del 14 gennaio 2014 – col quale vennero uccisi Giuseppe Iannicelli, il suo nipotino di tre anni, Coco’ Campilongo e la compagna, Ibtissam Touss – hanno discusso martedì presso il tribunale del Riesame la posizione dei propri assistiti.

L’accusa nei confronti di Donato e Campilongo, raggiunti il 12 ottobre scorso del provvedimento di arresto, è quella di avere ucciso le tre persone e di aver fatto scempio del loro corpo, subito dopo, incendiando l’auto nella quale si trovavano. In aula, a rappresentare l’accusa, era presente il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, Vincenzo Luberto. La difesa è rappresentata dagli avvocati Vittorio Franco, Vincenzo Maradei, Mauro Cordasco ed Ettore Zagarese. La decisione del Riesame è attesa per i prossimi giorni.

Giacinto De Pasquale