Il sindaco è stato messo “all’angolo” dalle opposizioni maggioritarie nell’assise. Ma i cittadini tifano per lui
Non ha inteso affatto di dimettersi e stasera sfiderà le “intemperie” del Consiglio comunale. Il sindaco di Cassano Jonio, Gianni Papasso (foto), alle 18 si ritroverà faccia a faccia coi dieci consiglieri della maggioranza d’opposizione determinatissimi a mandarlo a casa. Solo poche ore e sapremo cosa succederà nel salone “Gino Bloise” del Palazzo di Città. Tra i cittadini cassanesi, frattanto, si dibatte sulla opportunità o meno di restare senza una guida amministrativa eletta.

«Su Papasso finora solo bugie»: è la voce del neonato movimento politico locale “Movimental”, che esprime dissenso su quanto comunicato finora da parte dei rappresentanti maggioritari dell’opposizione consiliare. «L’errore di Papasso – affermano dal movimento – è stato quello di poggiarsi su persone inaffidabili, abituate a saltare a destra e a sinistra come le quaglie, quindi era inevitabile che prima o poi sarebbero saltate da un’altra parte, e visto che dell’aumento delle tasse, dello stato di salute dell’economia della città e dello sperpero dei “fondi Syndial” non gliene può importare di meno, la verità  è da ricercare nella recente rinascita del centrodestra col movimento “La Calabria che vuoi” dell’ex consigliere regionale Gianluca Gallo; nessuna preoccupazione per le povere tasche dei cassanesi quindi, perchè il loro obiettivo è quello  d’entrare nel nuovo gioco politico elettorale».
E se sbirciando tra i commenti su Facebook sembra che i cassanesi pendano dalla parte del loro primo cittadino, da parte del partito di “Sinistra, ecologia e libertà” piovono invece critiche sulla fu maggioranza di larghe intese di cui Papasso ha goduto dalle elezioni del 2012 che lo videro minoritario in Consiglio comunale. «Un mix d’opportunismi vari – secondo il segretario di Sel, Giuseppe Carrozza – dove ognuno ha ottenuto il proprio tornaconto personale, con una gestione dei lavori pubblici poco trasparente, una politica amministrativa clientelare, vittimista e populista con una metodologia accentratrice ed assolutistica della cosa pubblica da parte del sindaco, l’assoluta negazione del dialogo e del confronto con gli alleati, e l’inapplicazione del programma amministrativo sulla base del quale era stato candidato ed eletto». Carrozza sottolinea e rimarca la quasi immediata esclusione del suo partito dalla Giunta, sino ad allora comunque tenuto ai margini della scena politico-amministrativa, ed invita ad assistere al confronto “chiarificatore” in Consiglio comunale, chiesto a gran voce dai partiti d’opposizione.
Al netto di quanto succederà e al di là del risultato finale, a perdere sarà solo e soltanto Cassano Jonio, la cui laboriosa comunità di cittadini sta ormai da tanto, troppo tempo, attraversando una crisi economica e sociale profondissima…


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