Non passerà molto tempo e tutto il fronte-mare sarà sottoposto ad un energico reestiling destinato a cambiare il volto della parte più marinara della cittadina jonica. Da poco sono stati infatti appaltati i lavori di riqualificazione del Lungomare all’impresa Gi.Ca.Ro. di Sant’Arcangelo (PZ) per un importo di 2milioni di euro, mentre proprio ieri all’impresa “Ciquadro srl” di Cosenza sono stati appaltati i lavori di un altro progetto che, con un ulteriore finanziamento regionale di 500mila euro, prevede la riqualificazione dell’area antistante il pontile ed il risanamento dal punto di vista igienico-sanitario delle antiche.

Alla fine è prevalso il buon senso e le antiche pescherie, che qualcuno voleva cancellare perché giudicate brutte e anacronistiche, continueranno a rappresentare uno spaccato della memoria storica di Trebisacce. Del porticciolo tiristico-peschereccio ormai non si parla più e forse rimarrà per sempre nei sogni dei trebisaccesi e soprattutto dei pescatori e dei diportisti ma, se non altro, sarà finalmente tirato a nuovo tutto il fronte-mare che costituisce la parte più caratteristica e accogliente di una cittadina che vanta un’antica tradizione marinara. Si tratta di un progetto redatto dagli ingegneri Maddalena Fioriello, Rosanna Leonetti e Piero Romano e dall’architetto Biagio Gambardella che, con la compartecipazione degli operatori ittici, servirà a riqualificare le antiche e maleodoranti pescherie presso cui un tempo si svolgeva il mercato del pesce e che oggi, invece, dotate di enormi celle-frigorifero, vengono usate solo per il magazzinaggio e la conservazione del pescato. Le strutture esistenti saranno allineate e ristrutturate e la loro parte antistante sarà dotata di pensiline in acciaio utili a ripristinare l’antico mercato del pesce. Lo stesso progetto prevede inoltre una serie di interventi per offrire ospitalità e sicurezza alla marineria, per riparare i gravi danneggiamenti subiti dal pontile ad opera dei soliti vandali e delle mareggiate e per sistemare tutta quella parte di Lungomare.
 Pino La Rocca