La Rappresentanza sindacale unitaria contesta gli “spari nel mucchio” del consigliere Udc. Vigili: comando a Fiore fino al 31 dicembre 2015
Nel municipio di Corigliano Calabro da alcune settimane si vivono forti fibrillazioni. Politiche, amministrative, personali. Spesso i protagonisti si lanciano “messaggi” il più delle volte impliciti attraverso l’abusatissimo strumento del comunicato stampa, utilizzato per il “mando a dire”. Tra gli “attori” ne spicca uno. È il consigliere comunale dell’Unione di Centro, Cataldo Russo.
Il quale, da un paio di settimane, ha intrapreso una vera e propria campagna stampa contro la burocrazia comunale, accusandone i componenti d’inefficienza amministrativa e taluni d’“infedeltà” in relazione ai loro pubblici uffici. Un gioco al massacro e uno “sparare nel mucchio” affatto gradito ai dipendenti comunali.
Che, attraverso la loro Rappresentanza sindacale unitaria, ieri hanno preso carta, penna e calamaio: «Premettiamo che non è nostra intenzione voler entrare in questioni di carattere puramente politico, tenuto conto che il nostro compito è quello di fare sindacato nel solo ed esclusivo interesse di tutti gl’impiegati comunali – scrivono – ma nel comunicato del consigliere comunale dell’Udc “Con Geraci sindaco”, Cataldo Russo, riscontriamo alcuni passaggi verso i quali esprimiamo tutto il nostro dissenso e la nostra amarezza: ci riferiamo in particolare al passaggio ove Russo afferma che “il personale, troppo spesso, è poco garbato col pubblico, s’infastidisce facilmente e non collabora con l’attuale amministrazione. Questo nella migliore delle ipotesi! Ci sono poi gl’incompetenti, che secondo me non sono pochi e, ai livelli più alti, anche quelli in malafede”».
La Rsu comunale contesta duramente le parole di Russo: «Riteniamo che tali affermazioni siano oltremodo offensive e mortificanti per tutti i dipendenti comunali, in quanto offrono all’opinione pubblica un quadro negativo e fuorviante di quello che invece è l’effettiva qualità del lavoro di tutti i dipendenti comunali; contestiamo in maniera vibrata questa metodologia di “sparare nel mucchio”, non è più tempo, caro consigliere Russo, di fare d’ogni erba un fascio, perchè in questo modo si condanna al pubblico ludibrio le tantissime unità lavorative che quotidianamente fanno il loro dovere fino in fondo, perchè credono nel lavoro ma soprattutto hanno il massimo rispetto per l’utenza».
La Rsu censura pure il “metodo” di Russo: «Non fa altro che confermare una vecchia e logora logica: parlare a nuora perché suocera intenda; se il consigliere Russo è certo di quanto afferma faccia due cose semplicissime, i nomi e le relative segnalazioni alla Commissione disciplinare del Comune, circostanziando i fatti, noi siamo convinti che se il consigliere Russo vuole contribuire a un miglioramento dell’efficienza degli uffici comunali deve agire all’interno del municipio Palazzo, non sulla stampa».
Frattanto, nella giornata di ieri, il sindaco Giuseppe Geraci avrebbe rinnovato per ulteriori tre mesi il decreto di nomina del comandante pro-tempore del corpo di Polizia municipale, il tenente Francesco Fiore, il quale resterà in carica fino al 31 dicembre.