ROSETO CAPO SPULICO – Per dare slancio al turismo costiero è necessario trasformare l’offerta turistica in prodotto da mettere sul mercato e per vendere il prodotto occorre fare marketing turistico inventandosi sempre nuove strategie.
Per fare questo l’amministrazione comunale di Roseto guidata dal sindaco Rosanna Mazzia nel momento stesso in cui è impegnata a fare turismo di qualità, pensa anche a sondare il mercato per cercare nuove frontiere del turismo di domani attraverso un Convegno Internazionale Mediterraneo dal nome accattivante “I lidi di Ulisse”. Per due giorni, presso la nuova e prestigiosa location del “Granaio”, alla presenza degli assessori regionali alla Programmazione Territoriale Franco Rossi e all’Ambiente Antonella Rizzo oltre che del consigliere regionale Mauro D’Acri, sociologi di varie nazionalità (Spagna, Croazia, Grecia…), docenti universitari esperti di turismo, imprenditori ed amministratori, sollecitati dal delegato al Turismo Sabina Franco, dal vice-presidente nazionale della Confesercenti FIBA Vincenzo Farina e da altri illustri ospiti, si sono confrontati sullo sviluppo eco-sostenibile e responsabile del sistema costiero del Mediterraneo, di cui l’Italia e la Calabria fanno parte a pieno titolo. Il simposio è servito a presentare il progetto “I lidi di Ulisse”, che ha l’obiettivo di creare un itinerario turistico sulla rotta percorsa da Ulisse verso Itaca, mettendo in rete e facendo sistema di tutte le località costiere del Mediterraneo su cui ha messo piede l’eroe omerico. «Nel Granaio appena inaugurato – ha dichiarato il sindaco Rosanna Mazzia – abbiamo dato vita ad una manifestazione internazionale di grande spessore culturale che ci riempie di orgoglio e proietta Roseto in uno scenario internazionale. Per la verità – ha concluso il primo cittadino – sul turismo Roseto ha sempre avuto le intuizioni giuste, ora bisogna continuare su questa strada… auspicando sempre maggiori occasioni di incontro tra studiosi, amministratori e operatori del settore per mettere in campo le sinergie più efficaci».
Pino La Rocca