Come accade di consueto ormai ogni anno, al termine della stagione balneare la Guardia costiera di Corigliano Calabro esegue ispezioni e controlli a depuratori comunali e privati finalizzati all’individuazione delle criticità e alla definizione delle soluzioni più idonee a garantire la migliore qualità delle acque marine. Ed è “puntualmente” accaduto nei giorni scorsi, anche a seguito delle segnalazioni dei cittadini
che hanno attivamente collaborato coi militari in forza alla locale Capitaneria di porto ai fini dell’individuazione dei punti del litorale cittadino con maggiori problematiche nella qualità delle acque di balneazione. E a conclusione di lunghe e laboriose attività d’indagine – che per rivelarsi “utili” ai bagnanti dovevano essere effettuate al massimo in primavera – spesso svolte in zone del territorio amene e di difficile accessibilità, il personale della stessa Capitaneria di porto ha sottoposto a sequestro preventivo, in esecuzione dei relativi provvedimenti richiesti ed ottenuti da parte dei magistrati della Procura di Castrovillari, gl’impianti di depurazione siti nelle contrade di Cantinella e di Apollinara, nel comune di Corigliano Calabro, nonché gl’impianti siti in contrada Infascinato nel comune di Spezzano Albanese.
A seguito di verifiche tecniche ed accertamenti svolti dai militari della Guardia costiera unitamente ai tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, è stato infatti accertato che gl’impianti di depurazione presentavano gravi deficienze di funzionamento. I fanghi non venivano smaltiti come previsto dalla vigente normativa. Le amministrazioni comunali interessate hanno manifestato disponibilità ad eliminare gl’inconvenienti riscontrati nel più breve tempo possibile, al fine di permettere il regolare funzionamento degl’impianti nei parametri di legge.
La posizione degli amministratori e dei tecnici delle ditte titolari della gestione e della manutenzione degl’impianti, nonché dei responsabili dei diversi uffici comunali interessati, è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria. L’attività d’ispezione e di vigilanza ambientale che la locale Capitaneria di porto sta svolgendo in parallelo a quella in materia di sicurezza denominata “Mare sicuro”, s’estenderà nei prossimi giorni ad altri impianti pubblici e privati, nei sedici comuni costieri come nei ventotto comuni interni della giurisdizione.