Questione ospedale: le frasi pronunciate dal commissario Scura, ritenute sprezzanti e offensive da tutti, hanno scatenato una serie di reazioni, talune anche scomposte, ma hanno anche fatto capire che è necessario seguire le vie istituzionali più opportune per far uscire la questione dall’ambito locale. E’ quello che ha fatto la Consulta Giovanile costituitasi di recente la quale, “senza tener conto del colore politico ma – come precisa il presidente Michele Leonetti – mettendoci la faccia», ha contattato l’on. Barbanti di Alternativa Democratica il quale ha stilato una apposita Interrogazione Parlamentare
con la quale porterà a conoscenza il Parlamento delle «infelici considerazioni del commissario Scura (Siete quattro gatti…), intrise – secondo Barbanti – di offensive e sommarie valutazioni politiche che sanno di provocazione e di insulto oltre che incentivare quella migrazione sanitaria e che peraltro non gli competono perché lui è chiamato solo ad applicare la legge e ad assicurare i Lea a tutti i cittadini… I 60mila cittadini dell’Alto Jonio Cosentino-Sibaritide, – ha scritto l’on. Sebastiano Barbanti che ha ringraziato il presidente Leonetti per averlo coinvolto in questa battaglia di civiltà – hanno gli stessi diritti goduti dagli abitanti di altre città e di altri comprensori sancito, come già ricordato, dall’art. 32 della Costituzione che Scura dovrebbe conoscere ed attuare». Da parte sua la Minoranza consiliare, per bocca del consigliere Davide Cavallo, suggerisce di «evitare i soliti riti dei dibattiti e delle tavole rotonde» e suggerisce di passare alle «vie di fatto, cioè ad azioni concertate, capaci di interessare l’opinione pubblica nazionale». Ma Cavallo si spinge oltre incoraggiando la secessione. «Non solo muscoli, – suggerisce – ma iniziative istituzionali coraggiose e di “autotutela”: non ci trattate come cittadini? – scrive Cavallo – e allora faremo in modo di non esserlo! La Calabria non ci garantisce una qualità di vita decente. Bene, allora liberiamocene optando per soluzioni migliori per noi e per i nostri figli. Guardiamo a nord, a quella regione, la Basilicata, che in tante cose può esserci di esempio e che ha già manifestato interessamento verso di noi. I consigli comunali della fascia jonica – conclude Cavallo dichiarandosi favorevole all’annessione alla Basilicata – diano inizio alle procedure necessarie e promuovano un referendum. Del resto non faremmo che imitare i tanti politici “saltimbanco”. Loro cambiamo casacca per garantirsi la poltrona, noi lo facciamo per tutelare la nostra dignità di cittadini!».
Pino La Rocca