ORIOLO – Agricoltura e turismo: sono queste le due ancore di salvataggio della sempre più fragile economia di un Meridione d’Italia ormai abbandonato a se stesso dal governo nazionale. Lo hanno capito bene alcuni paesi dell’Alto Jonio che provano affannosamente a risollevare la testa aggrappandosi a questi due autentici salvagente. Ci provano in particolare alcuni pionieri che operano nel settore i quali tentano di lanciare segnali di cambiamento provando a puntare sull’eno-gastronomia ed a capitalizzare i prodotti De.Co. (deonominazione comunale) di cui si stanno arricchendo comuni come Oriolo, Roseto, Cerchiara, Montegiordano
…, sia per incentivare l’agricoltura sia per utilizzarli come attrattori turistici. Di questo si è discusso l’altra sera ad Oriolo nel corso di un convegno tematico coordinato dal giornalista Vincenzo La Camera e organizzato dall’assessorato a Commercio, Artigianato e Attività Produttive guidato da Vincenzo Brancaccio. Vi hanno preso parte, oltre all’assessore Brancaccio, al sindaco di casa Giorgio Bonamassae e al presidente del Consiglio comunale Alfredino Acciardi, i consiglieri regionali Orlandino Greco e Mauro D’Acri, l’ex consigliere regionale Gianluca Gallo, l’agronomo Rocco Arcaro ed il presidente della Pro Loco Renato Simonelli. Nell’occasione il consigliere regionale Greco ha illustrato la sua proposta di legge sulla “dieta mediterranea”; il suo collega D’Acri ha tratteggiato il PSR ‘14/’20 e gli innovativi metodi di assegnazione dei fondi non certo “a pioggia” ma privilegiando la qualità. Sono quindi intervenuti dando il proprio contributo al dibattito l’agronomo Rocco Arcaro e Renato Simonelli ed ha concluso i lavori Gianluca Gallo ideatore del progetto-programma “La Calabria che vuoi” il quale ha fatto il punto sui gravi disagi che si vivono in Calabria a partire dalla sanità. A proposito dell’ospedale di Trebisacce “accompagnato – ha detto Gallo – da goffe promesse di riapertura”, ha bacchettato il commissario Scura, «resosi peraltro protagonista – ha concluso l’avv. Gallo – di uscite infelici sia nei contenuti che nella forma, che dimostrano la completa ignoranza del territorio».
Pino La Rocca