Le incaute e arroganti espressioni usate dal Commissario Scura “siete quattro gatti e potete curavi in Basilicata e Puglia” nei confronti delle popolazioni dell’Alto Jonio che reclamano legittimamente il diritto alla salute sancito del resto da una sentenza del Consiglio di Stato hanno suscitato unanime sdegno e indignazione sia nel territorio che fuori. «Le parole del Commissario Scura – ha scritto il consigliere regionale della CDL Giuseppe Graziano – mortificano l’utenza di una vasta area della Calabria, che da sempre ha dovuto pagare il dazio più elevato in termini di servizi e di diritti: dalla Sanità, appunto, alla Giustizia, dalla mobilità alle infrastrutture.
Apprendere della confermata chiusura del presidio di Trebisacce e Praia a Mare, ospedali di confine, solo perché – ha scritto ancora il segretario-questore del consiglio regionale Graziano suggerendo la riorganizzazione dell’esistente prima dell’improbabile apertura dell’ospedale nuovo – secondo l’emissario del Governo in quelle aree ci vivono solo “quattro gatti” mi riempie di amarezza e di sconforto». Poi l’esponente del centrodestra, dati alla mano, spiega come la regione Calabria spenda ogni anno circa 280milioni di euro per migrazione sanitaria, di cui 9milioni solo all’ospedale lucano di Policoro, struttura a servizio dell’Alto Jonio dopo la chiusura del “Chidichimo” di Trebisacce. Alle luce di tutto questo, dicono in tanti, l’invito di Scura ad andarsi a curare fuori regione risulta davvero stravagante se non addirittura paranormale. Quelle espressioni da “bar dello sport” in bocca a un rappresentante dello Stato hanno veramente rappresentato un’offesa collettiva perché, oltre tutto, al danno della privazione di un diritto sacrosanto aggiungono “la beffa” della mortificazione. Da qui la reazione generale e in primis quella dei medici e del personale sanitario che, seppure rassegnati al peggio e delusi dal fatto che i politici e soprattutto i sindaci … facciano ancora melina, hanno fatto sentire la propria voce di sdegno per l’arroganza dei toni ed il disprezzo verso popolazioni pazienti e laboriose che non meritano queste offese e vengono invece trattati a pesci in faccia proprio da chi è stato incaricato di… fare giustizia delle ingiustizie patite finora. Da qui l’invito forte rivolto alle forze politiche e sociali di muoversi, ognuno la sua parte, da subito e non da settembre e di chiedere con forza e con urgenza allo stesso ministro Lorenzin che l’ha nominato l’immediata rimozione di Scura, perché incapace, inadeguato al ruolo assegnatogli e per di più irrispettoso dei diritti di cittadini che pagano le tasse come tutti i cittadini italiani e reclamano a giusta ragione gli stessi diritti.
Pino La Rocca