Benchè revocato, da parte del sindaco Giuseppe Geraci, il post alluvionale, temporaneo e generale divieto di balneazione per un lungo tratto del litorale di Corigliano Calabro – quello di gran lunga più frequentato dai bagnanti tra la frazione di Schiavonea e la contrada Fabrizio – i fruitori del mare continuano a non capire il silenzio da parte dello stesso sindaco sull’evidente permanenza d’un inspiegabile stato di contaminazione delle acque marine da inequivocabili scarichi di condotte fognarie non depurate ed incontrollate proprio su quell’intero tratto litoraneo.
Insieme a tale interrogativo, che inibisce in modo assoluto la pur consentita balneazione, ne emergono altri d’interrogativi.
Già, perchè ferma restante la permanenza dei divieti di balneazione nei pressi dei vari sbocchi a mare dei torrenti piccoli e grandi che v’insistono, gli osservatori attenti non si capacitano d’alcune “stranezze”. Come quella – per fare un solo esempio – che riguarda il principale torrente, il Coriglianeto (nelle due diverse foto): è privo d’acqua a monte e a valle di contrada Chiubbica prossima alla foce, ma a qualche decina di metri di distanza dal mare vi “compare” improvvisamente un maleodorante, fetido, denso liquame di colore scuro…