Grande partecipazione di pubblico al Talk Show sul tema “Un impegno costante che continua e continuerà il suo corso” che ha visto protagonista il Sindaco di Cassano all’Ionio, Giovanni Papasso, i giornalisti e gli utenti e i cittadini del Villaggio di Marina di Sibari. Numerosi i temi trattati durante l’incontro che hanno catturato l’attenzione degli intervenuti, molti dei quali turisti che hanno scelto la ridente zona marina come meta delle proprie vacanze. Il Sindaco ha spigolato tra quella definita la “questione delle piazzette”, il problema della spazzatura e l’impiego dei fondi PISL.
La piazzetta di Marina di Sibari venduta come nel film di Totò che vende la fontana di Trevi come nel film “Tototruffa ’62” del 1961.
Nata nel 1975 con la sottoscrizione di una lottizzazione, Marina di Sibari doveva essere il polo turistico dello Jonio. Sin da subito la lottizzazione è risultata irregolare e difforme così da non aver il collaudo. Inizia così un contenzioso tra il comune e la società lottizzatrice e per provare a risolvere la situazione viene approvata una variazione urbanistica con 19 prescrizioni che però non sono mai soddisfatte.
La gestione del villaggio viene affidata ad un’associazione denominata “Sibari città del mare” a cui nel 92, la giunta guidata da Frasca affida le opere di urbanizzazione. L’associazione lavora cambia il sindaco e viene eletto Aloise che non potendo adempiere all’intesa emette ordinanza incaricando un avvocato per recuperare i soldi investiti perdendo l’arbitrato che la Peruzzi non impugna così sotto l’amministrazione Senise viene redatto un report per cui la lottizzazione risulta abusiva.
Con delibera 12/2006 il sindaco autorizza una convenzione per 25 anni con il consorzio. I cittadini e gli utenti non ci stanno e si ribellano. Il villaggio è alla deriva, fino ad arrivare al sequestro giudiziario. L’amministrazione sospende il consorzio per due anni e viene presentato all’ente un fatturato per lavori di 4.500.000. Il Comune ammette che i lavori sono fatti ma non li contabilizza. Cosi la Città del Mare va al Tar e chiede con lettere e ricorsi risarcimento per 34.000.000. Il comune si costituisce parte al Tar e si sta difendendo, riprendendo autonomamente la gestione del villaggio per cui per tre anni ha speso meno di 700.000 provvedendo alla manutenzione in toto e dopo 40 anni nelle piazzette e stata portata l’acqua potabile. Ad oggi qualora il Tar si esprimesse a favore dell’associazione città del mare il comune ha contabilizzato che non basterebbero 4 bilanci per saldare il debito. Altro importante dire del primo cittadino è stato il resoconto dei lavori che hanno visto interessata la piazzetta e per cui sono stati impiegati fondi PISL della Regione Calabria. Ad oggi la piazzetta, teatro proprio del Talk Show, è finita e restituita alla fruizione del popolo di Cassano e dei turisti tutti, ma non pochi sono stati i disagi durante la fase di esecuzione dei lavori di ristrutturazione. Durante questi, infatti, sono state trovati cavi della 380.000 Walt immersi in acqua e interrati a 10 cm dal piano strada. Per rimettere in ordine il tutto sono serviti altri 300.000 euro extra budget preventivati che sono stati ottenuti in un finanziamento pari a 900.000 della regione Calabria con fondi europei che devono vedere i lavori completati entro la fine dell’anno e per la destinazione d’uso vedevano proprio il rifacimento delle piazzette, i parcheggi sulla strada per il mare e la pista ciclabile. Durante l’avanzamento dei lavori sono comparsi cittadini con tanto di atti di compravendita privata datati ottobre 2014 che si sono recintati parti di suolo fino a quel momento “pubblico” per cui risulterebbero proprietari di parti di piazzetta.
Per la questione dei rifiuti il primo cittadino ha chiesto la collaborazione dei cittadini appellandosi come sempre al senso civico degli stessi. La ditta che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti sta avendo problemi per lo scarico nella discarica di Rossano Calabro e quindi a questo sono dovuti i rallentamenti per la pulizia del villaggio. Si è pensato, a tal proposito, anche di appaltare il servizio a una ditta esterna che se ne potrebbe occupare fino a dicembre. Inoltre con occhio di riguardo si pensa alla delicata questione che vede protagonista la ditta che detiene l’appalto della raccolta dei rifiuti, la Femotet S.p.a. che non paga gli stipendi agli operai i quali si rifiutano, giustamente di andare a raccogliere i rifiuti.”
Cassano all’Ionio, 18 agosto 2015
Portavoce del Sindaco