Quattro Bandiere Blu, per una regione come la Calabria che può vantare oltre 800 chilometri di coste e che punta sul turismo , sono davvero poche. E sono poche non perché mancano alle spiagge calabresi i requisiti per partecipare alla “nomination”, ma perché tantissimi amministratori, pur operando bene e impegnandosi a declinare non concorrono all’assegnazione della Bandiera Blu che viene conferita ogni anno sulla base di determinate certificazioni. E’ il senso del discorso del prof. Claudio Mazza presidente di FEE-Italia (la Fondazione Europea per l’Ambiente) che sabato sera ha partecipato, insieme al neo-assessore regionale all’Ambiente Antonella Rizzo, al consigliere regionale Mimmo Bevacqua, al Comandante della Capitaneria di Porto di Corigliamo CF Francesco Perrotti ed alla dr.ssa Provenza dell’Arpacal, ad un convegno sulle tematiche ambientali coordinato dal delegato all’Ambiente Giampaolo Schiumerini, coinciso con l’avvio della “Notte Blu 2015” organizzata per legittimare la conquista, da parte della cittadina jonica quale unica spiaggia della provincia di Cosenza, della Bandiera Blu e per dare l’avvio ufficiale alla stagione estiva. «La Bandiera Blu – ha dichiarato il toscano di Capalbio Claudio Mazza – è infatti un eco-label facoltativo che viene assegnato ogni anno da un’apposita commissione di esperti alle località turistiche che rispettano determinati criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. L’obiettivo prioritario di questo programma – ha aggiunto il presidente FEE-Italia – è quello di indirizzare la politica di gestione delle località rivierasche verso un processo di sostenibilità ambientale. Processo che – ha concluso il presidente della FEE-Italia – ovviamente va incentivato e sostenuto dai governi regionali attraverso politiche ambientali accorte e rigorose che, oltre a garantire la qualità delle acque della balneazione attraverso l’efficientamento dei depuratori, consentano ai comuni di utilizzare sistemi virtuosi di smaltimento dei rifiuti che puntino sulla raccolta differenziata». A questo proposito sono intervenuti l’on Mimmo Bevacqua e l’assessore regionale all’Ambiente Rizzo che, dopo aver ribadito l’elogio alla cittadina jonica per aver reiterato il successo dell’anno scorso ed aver invitato gli amministratori a svolgere opera di tutoraggio rispetto agli altri comuni della zona, hanno confermato che il nuovo governo regionale vuole dare una decisa svolta alle politiche ambientali e guadagnare il terreno perso finora cercando di incentivare la partecipazione e quindi l’assegnazione delle Bandiere Blu. Orgoglioso e soddisfatto il sindaco Franco Mundo che ieri, dopo aver ringraziato tutti per il contributo offerto alla riuscita della “Notte Blu”, ha parlato di una data storica per Trebisacce.
Pino La Rocca