TREBISACCE – L’avvio immediato dei lavori della nuova S.S. 106 è una priorità assoluta e nessuno ha il diritto di mettere in atto ingerenze che finiscano per mettere a rischio l’apertura dei cantieri e la perdita dell’intero investimento. E’ quanto sono tornati a ribadire le OO.SS. Cgil, Cisl e Uil dopo averlo sostenuto l’altro giorno nell’incontro istituzionale svoltosi davanti al Prefetto Tomao a cui hanno preso parte, oltre alle forze sindacali, gli 8 sindaci interessati e l’ing. Vincenzo Marzi Capo-Compartimento dell’Anas. Preso atto che in data 9 luglio il progetto è stato inviato al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che dovrà esprimersi entro 45 giorni (23 agosto), le OO.SS. pretendono che il progetto vada direttamente al CIPE, senza indugi e senza tentativi di “sgambetto”. Anche l’ing. Marzi, per la verità, ha assicurato che l’Anas non ha cambiato idea e che saranno rispettati i tempi. «Il territorio e la Calabria – hanno scritto nella nota le segreterie comprensoriali di Cgil, Cisl e Uil – aspettano da decenni che la nuova S.S. 106 metta finalmente in sicurezza gli automobilisti e colleghi adeguatamente la calabria Jonica al resto del Paese. L’avvio dei lavori del Macrolotto 3 Sibari-Roseto – secondo Cgil, Cisl e Uil – è indispensabile per il collegamento tra la il corridoio adriatico e l’autostrada A3. Le organizzazioni sindacali – si legge ancora nella nota – sono fortemente preoccupate per il tentativo di ingerenze e pressioni da parte di privati verso le istituzioni con il chiaro intento di bloccare il procedimento e mettere a rischio l’intero investimento. Cosa questa da stigmatizzare e da scongiurare. I sindacati unitari – conclude la nota – sono pronti a forme anche eclatanti di mobilitazione qualora questo scellerato tentativo dovesse trovare sponda tra i diversi soggetti istituzionali: il territorio, i cittadini, i lavoratori non possono più aspettare e pagare responsabilità di altri».
Pino La Rocca