«E’ una situazione di grave illegalità sulla quale saranno necessari approfondimenti anche da parte della magistratura contabile. Non escludo poi il ricorso alla magistratura ordinaria per eventuali notizie di reato che si configureranno». Lo ha detto il presidente della giunta regionale Mario Oliverio durante la conferenza stampa convocata questo pomeriggio per rendere noti i risultati di un’indagine contabile nel dipartimento Lavoro e Politiche Sociali. Dall’analisi è emerso che, per l’anno 2014, nel comparto socio-assistenziale i debiti ammontano a un totale di 10 milioni di euro, derivanti da una disponibilità di bilancio 19 milioni di euro a fronte di fabbisogni per 29 milioni, a cui vanno a sommarsi 7,8 milioni di fondi destinati alle strutture accreditate che sono stati assegnati invece alla Fondazione Calabria Etica, mentre alti 4 milioni di euro in voucher sono stati utilizzati per liquidare somme a strutture socio-assistenziali non accreditate. Per l’anno 2015, invece, il fabbisogno di 29 milioni darà luogo ad ulteriori debiti per 9 milioni vista la disponibilità di bilancio ferma a 20 milioni totali per i due capitoli di riferimento. Ancor più grave il quadro nel comparto socio-sanitario, dove il monte debitorio è di 95 milioni di euro ed è maturato dal 2010 ad oggi. Negli ultimi cinque anni infatti il fabbisogno di 29-30 milioni di euro era coperto solo parzialmente (15 milioni annui) dai fondi regionali, dando così origine ad un passivo annuo di 15 milioni a cui vanno a sommarsi i debiti da contenzioso, spese legali e interessi. Dei 95mln totali, 45 sarebbero già stati coperti nel corso degli anni grazie a procedure di pignoramento, sulla cui correttezza di esecuzione la Regione vigilerà nei prossimi giorni.
Giacinto De Pasquale