In cinquecento sabato a Bitonto per onorare don Ciccio Savino
«La Chiesa ha tante rughe, tante ferite, ma è bella. Grazie Chiesa, grazie a chi ti rappresenta, il Santo Padre Francesco: è lui che mi ha voluto Vescovo, grazie Papa Francesco!».
Commosse le parole di don Ciccio Savino (foto) durante la sua ordinazione a Vescovo di Cassano Jonio, nel salutare e ringraziare la comunità che fra breve lo accoglierà, ha rivolto parole di gratitudine ai vescovi consacranti e a quelli che non ci sono più, per il loro fondamentale aiuto alla sua crescita.
Un grazie speciale a tutti i fragili, i poveri e i malati che ha incontrato sulla sua strada, e che gli hanno regalato frammenti d’inestimabile amicizia e speranza, persino nei momenti in cui avvertivano sul collo la loro fine imminente. Poi un pensiero particolare alle vittime del terremoto in Nepal, ai tanti cristiani perseguitati nel mondo, al Mediterraneo le cui acque sono ormai diventate un cimitero liquido di uomini e di donne che fuggono dalla fame e dalle guerre.
La cerimonia s’è tenuta sabato pomeriggio scorso sul sagrato della Basilica Pontificia dei Santi Medici Cosma e Damiano di Bitonto, di cui don Ciccio Savino è rettore.
In migliaia, in cinquecento soltanto dalla diocesi di Cassano, i fedeli che hanno partecipato alla consacrazione episcopale presieduta dall’arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Francesco Cacucci, il quale ha consegnato a don Ciccio il sacro anello simbolo d’autorità e dignità.
Oltre cinquanta i vescovi consacranti, tra cui il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, Nunzio Galantino, Vescovo emerito di Cassano e predecessore di don Ciccio.
Auguri Vescovo!