Rapine, furti, scippi ed atti intimidatori sono all’ordine del giorno. L’“Anonima furti” ancora in azione: sfondata la vetrata d’un negozio
Ennesimo assalto notturno da parte dell’“Anonima furti” che sta letteralmente cingendo d’assedio Corigliano Calabro, ormai da qualche mese, senza che si riesca ad individuare e ad arrestare la banda o le bande che agisce o agiscono con indomita tracotanza tanto di notte quanto di giorno mettendo a segno colpi su colpi ai danni delle attività commerciali cittadine, anche le più centrali.
Ed è proprio lungo la centralissima via Nazionale, nella popolosa frazione dello Scalo, che s’è verificato l’ultimo d’una serie infinita di tali colpi. Ad essere stato preso di mira, stavolta, è toccato ad un negozio di calzature aperto soltanto da qualche settimana. Non c’è ancora neppure l’insegna e i ladri l’hanno inaugurato a loro modo.
Il fatto criminale è andato in scena durante la notte tra sabato e ieri. La banda che ha agito ha sfondato la vetrata mandandola in frantumi, probabilmente servendosi d’una spranga metallica.
Sul posto sono intervenuti, nella mattinata di ieri, i carabinieri della locale Compagnia, i quali sono stati richiamati sul posto da una pattuglia dell’istituto di vigilanza privata non appena questi ultimi si sono accorti del consumato furto ai danni dell’attività commerciale. Prontamente avvisato del fatto il titolare del negozio, i militi dell’Arma lo attendevano per verificare cosa i ladri avessero portato via oltre a quantificare il danno materiale provocato dagli stessi per guadagnare l’ingresso dell’esercizio.
In città è allarme da tempo: rapine, furti, scippi ed atti intimidatori sono all’ordine del giorno e della notte. A pochi metri di distanza dal negozio di calzature, qualche giorno fa, con la stessa modalità ma in pieno giorno durante l’orario di chiusura pomeridiano, è stato assaltato il negozio di ferramenta dei fratelli Anacoreta, ubicato in Via degli Albanesi. L’obiettivo era il registratore di cassa, e così è stato. L’hanno portato via. Magro il bottino, appena 40 euro. Lo stesso registratore di cassa è stato poi rinvenuto in una traversa della poco distante via Fontanelle da parte dei carabinieri, su segnalazione d’un cittadino. Ovviamente vuoto.
Ancora qualche giorno addietro presso la stazione di servizio Esso di via Nazionale era andata in scena una rapina, o un tentativo di rapina, dai contorni strani. Poco o nulla era trapelato da parte dei carabinieri, i quali stanno indagando sull’accaduto con impenetrabile riserbo. E ancora, di notte, in Via Cardame, erano state incendiate due autovetture una delle quali di proprietà del padre d’un carabiniere in servizio presso la Compagnia cittadina.
Un clima da Bronx, dunque, che ha consigliato alcuni esercenti “sensibili” alle rapine d’ingaggiare le guardie giurate proprio durante gli orari d’apertura.
Così, entrare in una farmacia è diventato come entrare in una banca. Commercianti e cittadini sono preoccuparti, ma le istituzioni sono sorde e mute…