Individuato e arrestato finalmente lo scippatore seriale che durante i mesi di febbraio e marzo ha seminato il panico nella cittadina jonica mettendo a segno una serie di rapine e di scippi ai danni di altrettante signore del luogo, alcune delle quali, aggredite fulmineamente alle spalle, sono state trascinate per terra con inaudita violenza perché opponevano resistenza allo scippo della borsa. Qualcuna è finita addirittura all’ospedale con ferite e traumi provocati dalla violenza dello scippatore. Si tratta del giovane Massimo Grisolia, 37 anni, nullafacente, censurato, nativo di Rossano, vissuto a lungo a Corigliano ma ora residente a Cerchiara di Calabria dove ha sposato una cittadina del luogo. La sua identificazione e la conseguente esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Castrovillari (GIP Loredana De Franco) è stata eseguita ieri pomeriggio dai Carabinieri della Stazione di Trebisacce guidati dal Luogotenente Vincenzo Bianco coordinati dal Comando Compagnia di Corigliano diretto dal Cap. Francesco Barone a seguito di lunghe e accurate indagini rafforzate da numerosi riscontri e dalle testimonianze delle persone aggredite e derubate. Da quanto è emerso pare che lo scippatore seriale in trasferta a Trebisacce arrivava nella cittadina jonica con la sua auto, la parcheggiava nelle zone periferiche del paese e quindi, con fare lesto e quasi chirurgico, metteva a segno i suoi colpi ai danni di signore anziane per poi allontanarsi in tutta fretta, raggiungere in pochi minuti la propria auto e dileguarsi verso la sua dimora. In paese si era presto diffusa una sorta di psicosi collettiva che scoraggiava le persone anziane, ma non solo, dall’uscire di casa, anche perché lo scippatore seriale non era solito agire sempre nelle vicinanze delle banche o dell’ufficio postale, ma spesso in prossimità delle parrocchie e comunque in tutte le strade meno trafficate del paese, nelle quali operava con interventi decisi e fulminei riuscendo sempre a far perdere le proprie tracce. Non sempre ricco il bottino dei suoi scippi perché nessuno osava più portare somme consistenti in borsa, ma altre volte è invece andata bene. Risulta infatti che ad una signora appena uscita dalla banca, aggredita e trascinata per terra al punto da finire in ospedale, sia stata sottratta la borsa con 250 euro, a un’altra invece, appena uscita da un negozio di telefonia, il telefonino vecchio e quello nuovo appena acquistato più 150 euro. Da un po’ di tempo però i suoi agguati si erano interrotti perché era circolata la voce che i Carabinieri fossero sulle sue tracce. Il lavoro investigativo è stato lungo e complesso ma alla fine tutte le persone anziane e indifese possono tirare un sospiro di sollievo e tornare a uscire di casa perché lo scippatore è stato neutralizzato.