Sindacati divisi sulle presunte disfunzioni presso la Lungodegenza-Rsaoperativa presso il “Chidichimo” che così rischia di chiudere i battenti perchè logorata dalle polemiche. Per i dirigenti della Uil-Sanità Giovanni Valentino e Vincenzo Leonetti ci sarebbe spreco di risorse, confusione organizzativa e tensione tra il personale. Il tutto, sempre secondo la Uil, sarebbe causato dalla cattiva gestione da parte del direttore dell’UOC. Motivo per cui sempre la Uil invoca la nomina di una commissione e addirittura il siluramento del direttore. «Nessuna confusione, niente doppio coordinamento e spreco di rosorse – scrive da parte sua il sindacato autonomo Fials – ma solo tentativi di destabilizzare l’organizzazione interna all’unica unita operativa complessa superstite nel “Chidichimo” e un tentativo scellerato messo in atto con la complicità di quanti continuano a denigrare un reparto che a mani nude e a costo di enormi sacrifici da parte del personale sanitario, riesce ancora a garantire un minimo di sanità nell’Alto Jonio». Detto questo la Fials precisa che Lungodegenza e la RSA medicalizzata sono due reparti diversi sul piano giuridico, l’uno afferente la medicina ospedaliera e l’altro la medicina territoriale, “per cui – commenta il segretario aziendale Fials Antonio Paolino – le esternazioni gravi e gratuite della UIL non producono altro che discredito all’unico punto di riferimento sanitario territoriale, creando allarmismo ingiustificato anche perchè non sono altro che la difesa di posizioni di parte giustificate da una politica sinndacale scadente e spicciola che ha distrutto fin qui quanto di buono c’era per la sanità comprensoriale… Come mai – conclude la Filas parlando di lacrime di coccodrillo – oggi si grida allo spreco nel mentre coordinatori ben remunerati bivaccano da anni senza fare nulla?…».
Pino La Rocca