I problemi in cui si dibatte l’Alto Jonio sono tanti e tutti gravi, a cominciare dal dissesto idrogeologico che sta emergendo in tutta la sua drammaticità in questi giorni, ma la priorità assoluta su cui concentrare gli sforzi è la sanità e con essa la riapertura del “Chidichimo”. E’ su questa priorità che ha deciso di doversi impegnare la Conferenza dei sindaci del Comprensorio convocata dal sindaco di Trebisacce Franco Mundo per discutere della sanità, dell’ufficio del Giudice di pace e del dissesto idrogeologico. All’incontro, assente il sindaco di Cassano Jonio per impegni istituzionale, erano presenti i sindaci i loro delegati dei comuni di Trebisacce, Amendolara, Albidona, Alessandria del Carretto, Canna, Nocara, Cerchiara, Castroregio, Montegiordano, Oriolo, Rocca Imperiale, Roseto, San Lorenzo Bellizzi e Villapiana i quali hanno preso atto che i servizi sanitari ormai da oltre un lustro rappresentano la vera emergenza delle popolazioni dell’Alto Ionio. «Preso atto della necessità di dover “aggredire” questo problema attraverso la redazione di una proposta condivisa che parta da territorio, con particolare riguardo all’ospedale di Trebisacce, da sottoporre al presidente Oliverio e al nuovo Commissario ad acta, – si legge nella nota riassuntiva dei lavori – è stato deciso di costituire un tavolo tecnico con la presenza di sindaci, di esperti di politica sanitaria e di medici che preveda la riapertura dell’ospedale di Trebisacce nell’ambito della legislazione vigente e nel rispetto dei LEA». Si è inoltre deciso altresì di chiedere al nuovo commissario dell’ASP un incontro urgente per riorganizzare la medicina territoriale nell’ambito del distretto socio-sanitario di Trebisacce. Per quanto riguarda la situazione sanitaria di Cassano, in considerazione dell’impedimento del sindaco Papasso, è stato deciso di differire ad altra data la discussione relativa alle carenze ed alla eventuale proposta di riconversione per un diverso utilizzo del locale Hospice.
Pino La Rocca