Tre milioni di euro buttati a mare: i socialisti prendono atto della pubblica autocritica dell’assessore ma non giustificano il sindaco Geraci
«Concordiamo perfettamente con quanto pubblicamente dichiarato da parte dell’assessore ai Lavori pubblici, Raffaele Granata, riguardo ai lavori relativi al cosiddetto “Water front” sul lungomare di contrada Fabrizio; e concordiamo soprattutto sulla dichiarazione d’impotenza che l’amministrazione del sindaco Giuseppe Geraci ha esternato in merito, anche se non condividiamo il lassismo e l’apatia che in questi due anni di governo, ha contraddistinto tale amministrazione, perchè sapendo che quel progetto di lungomare era inidoneo e dispendioso per il Comune di Corigliano Calabro, si poteva intervenire per tempo, e modificarlo per renderlo più adatto alle reali esigenze della città: oramai il danno è fatto».
E’ una spietata “presa d’atto” quella del Partito socialista coriglianese sull’“inutile” opera pubblica costata alle casse comunali circa tre milioni di euro, che a giudizio unanime da parte dei cittadini ha deturpato l’ambiente, ha sottratto spazi al litorale, e, per di più, una volta completata, andrà a deteriorarsi dal m omento che il Comune, per ammissione pubblica proprio da parte dell’assessore Granata, non ha e non avrà i fondi necessari ad effettuare la sua necessaria manutenzione.
«A Granata riconosciamo l’onestà intellettuale di averlo riconosciuto per primo – dichiarano i socialisti – al sindaco Geraci invece imputiamo il colpevole ritardo per non essere intervenuto per tempo, variando il progetto in corso d’opera, perchè Schiavonea ha già circa due chilometri di lungomare, dal porto al torrente Coriglianeto, che nemmeno sono “usufruiti” appieno, ed altri due chilometri sono soltanto superflui, andavano soltanto ben definiti e sistemati senza creare le brutte gimkana, i restringimenti e gli avallamenti che li caratterizzano».
Già, perchè quando si ha a che fare con la natura del mare bisogna stare attenti, e gli ultimi avvenimenti climatici lo hanno ben dimostrato distruggendo quelle le dune artificiali erette sull’arenile nel progetto di “Water front”. I lavori pubblici a Corigliano necessitano di maggiore attenzione da parte di tutti coloro che sono preposti alla loro realizzazione. E i socialisti puntano il dito pure sugli altri lavori pubblici che sono “in cantiere” in città: «Allo Scalo sono quasi terminati, ma vi sono dei “guasti”, come il dosso su Via Aleardi all’incrocio con Via Nazionale, che costituisce un vero e proprio gradino per le autovetture in transito; le gradinate dei marciapiedi non rispettano le proporzioni tra alzata e pedata, carenze della direzione dei lavori o dell’impresa esecutrice? A sentire l’amministrazione comunale, tra giorni dovrebbero iniziare finalmente i lavori di rappezzatura delle strade pubbliche ridotte da mesi a un vero e proprio colabrodo, una pericolosa vergogna».