“Verità e giustizia per Denis” è la scritta riprodotta sullo striscione posto davanti al Tribunale di Cosenza dai tifosi del Cosenza Calcio e dai soci dell’associazione “Verità per Denis” che, nel pomeriggio di ieri, hanno organizzato un sit-in per invocare, ancora una volta, giustizia sul caso dell’ex calciatore della squadra calabrese, deceduto in circostanze da chiarire il 18 novembre 1989 lungo la statale 106, all’altezza del Comune di Roseto Capo Spulico. Almeno un centinaio le persone che hanno partecipato alla manifestazione, cui ha preso parte anche la sorella. Donata Bergamini, seduta sulle scale del Tribunale, attorniata da alcuni bambini, ha letto il testo della lettera che ha inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per raccontargli il caso giudiziario che da 25 anni riguarda suo fratello. «Chiedo la verità – ha detto – e lo faccio da questa città che per mio fratello ha avuto un grande affetto, e ringrazio i ragazzi cosentini che ci hanno sostenuto in tutti questi anni. Io non mi posso fermare, perché quello che dicevamo sei anni fa oggi è stato confermato». La morte di Bergamini venne inizialmente archiviata come un suicidio, ma la famiglia del calciatore ha sempre sostenuto che in quella circostanza fosse stato inscenato un incidente stradale per ucciderlo. Il gup del Tribunale di Castrovillari, si è riservato di decidere sull’opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura.
Giacinto De Pasquale