Aveva 64 anni. Insegnante, giornalista e scrittore da sempre impegnato in politica era stato consigliere ed assessore comunale
Incidente mortale, nella serata di ieri, lungo la centralissima via Provinciale nella popolosa frazione Scalo di Corigliano Calabro. Un uomo di 64 anni, Angelo Foggia, è stato investito da un’auto, una Bmw, condotta da A.M., 68enne nativo di Trani, in provincia di Bari, ma da anni residente nel Coriglianese.
Il fatto è successo intorno alle 19,45. La vittima, che solo pochi attimi prima si trovava nei pressi del noto bar-pasticceria di fronte al quale è avvenuta la tragedia, stava attraversando la strada per raggiungere la propria auto e rincasare.
Ma l’impatto improvviso con la berlina purtroppo non gli ha dato alcuno scampo. Lo ha lasciato a terra, morto sul colpo.
Angelo Foggia era molto noto in città per via del suo costante impegno politico e culturale.
Di professione insegnante elementare, s’era collocato in pensione nel 2012 dopo avere prestato servizio per tanti anni presso il locale terzo circolo didattico dedicato a Papa Giovanni XXIII, il “Papa buono”. Quasi un segno del destino per un cattolico impegnato in politica come lui. All’età di 24 anni, nel 1975, fu eletto consigliere comunale a Corigliano Calabro e in seguito ricoprì pure la carica d’assessore, in una delle giunte rette dal sindaco ed ex senatore democristiano Francesco Pistoia.
Un impegno costante quello politico, che unitamente a quello sindacale nella Cisl si fondeva con la sua grande passione: scrivere. E scrivere di politica soprattutto, ma anche di cultura locale.
Angelo Foggia era giornalista iscritto all’ordine.
Aveva collaborato con il “Giornale di Calabria” e il “Domani della Calabria”.
Appena qualche giorno fa aveva festeggiato, invece, il decimo compleanno della sua “creatura” giornalistica: “Il Punto”. Era un periodico “d’un po’ di tutto” ma soprattutto, ed ancora una volta, di politica, di riflessione politica sulle tante, troppe problematiche che da anni attanagliano la città di Corigliano Calabro, la sua città, che Angelo amava e per la quale s’era speso e continuava a spendersi attraverso l’associazione cattolica “Acli” ed il movimento “Popolari per Corigliano”. Fino a ieri sera.
Solo poche settimane fa Angelo Foggia aveva pubblicato e presentato ai lettori il suo libro “Il caso Perri”, la ricostruzione d’una vecchia quanto appassionante “storia” tutta coriglianese, ed aveva lanciato in rete e sui social network il suo blog “CoriglianoInforma”.
Angelo Foggia lascia la moglie, Oriana Barone, impiegata comunale, ed i suoi amati figli Ferdinando e Ida.
Noialtri lo ricordiamo con un’amichevole telefonata che ci fece esattamente una settimana fa…