Diversi comuni del comprensorio, accogliendo l’invito del sindaco di Villapiana Paolo Montalti di “rianimare” l’Unione dei Comuni, hanno nominato il proprio rappresentante in seno a un organismo che si pensava ormai morto e sepolto. Si torna dunque a parlare dell’unione “La via del mare” nel tentativo di ritrovare l’antico sipiro unitario del territorio. Il prossimo appuntamento per riprendere le fila di un discorso rimasto in sospeso lo ha fissato per il 13 febbraio prossimo il sindaco di Roseto Rosanna Mazzia convocando tutti i sindaci del comprensorio. In quell’occasione, oltre al discorso sull’aeroporto di Sibari, si parlerà dell’Unione dei Comuni. L’esigenza di riesumare questo organismo nasce con l’obiettivo di tornare a fare gioco di squadra e di avere più peso specifico nelle scelte che contano. Anche se c’è ancora qualche amministratore che, temendo di perdere la propria sovranità, si ostina a difendere il proprio fortino, la necessità di rimettersi intorno ad un tavolo per progettare il futuro di questo lembo di Calabria sembra essere avvertito da quasi tutti i sindaci, al punto che ormai si tende a dialogare solo con “chi ci sta”. Del resto, a sentire chi è addentro alla materia, nei prossimi mesi l’Alto Jonio sarà chiamato ad fare una propria proposta anche nella sanità e, siccome è difficile immaginare la riapertura completa del “Chidichimo”, sarà necessario fare una proposta realizzabile e condivisa da tutti. Ovviamente il discorso non riguarda solo la sanità ma si tratterà di indicare alla nuova classe politica regionale quali sono le priorità per il rilancio dell’economia dell’Alto Jonio nel quale, per la verità, non è mai tramontata l’idea della secessione dalla Calabria per rifugiarsi in Basilicata. 
 Pino La Rocca