Il medico 53enne Sergio Garasto resta comunque sospeso dall’esercizio della professione
La maxi-inchiesta “Medical Market” fa registrare un clamoroso colpo di scena. Già, perché nel pomeriggio di ieri il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, Margherita Letizia Benigno, ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del medico 53enne Sergio Garasto, già in servizio presso il Pronto soccorso dell’ospedale “Guido Compagna” di Corigliano Calabro, indagato per tutta una serie di reati, tra i quali spicca la gravissima accusa d’avere “soppresso”, il 15 maggio del 2012, la vita d’un neonato, in concorso con altre tre persone tra cui la stessa madre del feto partorito prematuramente al settimo mese di gestazione.
In pratica, il Gip Benigno, a distanza di soli tredici giorni, ha revocato la misura da lei stessa emessa in capo all’indagato “numero uno” del nuovo ciclone giudiziario abbattutosi sulla città di Corigliano Calabro.
Nei confronti di Sergio Garasto il giudice ha sostituito la misura degli arresti domiciliari applicandogli quella interdittiva dell’esercizio della professione medica per due mesi.
Il professionista era stato di fatto già sospeso dal servizio che attualmente prestava presso l’ospedale “Ferrari” di Castrovillari, con provvedimento adottato da parte dei vertici dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.
La revoca della misura degli arresti domiciliari nei confronti di Garasto era stata sollecitata al Gip da parte dei difensori dell’indagato – gli avvocati Giuseppe Zumpano, Osvaldo Romanelli e Francesco Nicoletti – al termine del lunghissimo interrogatorio di garanzia tenutosi lunedì 26 gennaio scorso presso il Tribunale di Castrovillari dinanzi allo stesso togato.
A questo punto i difensori di Garasto fanno sapere che rinunceranno formalmente oggi stesso a discutere l’istanza di riesame della posizione del loro assistito, già presentata nei giorni scorsi presso il Tribunale della libertà di Catanzaro che ne aveva fissato l’udienza per dopodomani venerdì 5 febbraio.
Nell’ambito della stessa maxi-inchiesta “Medical Market”, il Gip di Castrovillari Benigno ha pure ridotto la misura cautelare interdittiva dell’esercizio della professione, dallo stesso applicata, nei confronti dell’avvocato 35enne Francesca Berardi, da due mesi a uno, tenendo conto del contenuto dell’interrogatorio di garanzia dell’indagata e dei documenti prodotti dalla difesa rappresentata dagli avvocati Ettore Zagarese ed Antonio Pucci.
All’avvocato Berardi – tengono a precisare i suoi legali – non viene contestato alcun coinvolgimento nella vicenda relativa al presunto infanticidio.
Bisognerà attendere invece venerdì prossimo per conoscere l’esito del riesame delle posizioni della 37enne Stefania Russo – la presunta madre infanticida – e dell’altro presunto complice del delitto contestato, il 33enne Piero Andrea Zangaro, entrambi agli arresti domiciliari e difesi dall’avvocato Fabio Salcina il quale proprio quel giorno discuterà i ricorsi presentati nell’interesse dei suoi assistiti dinanzi ai giudici della libertà di Catanzaro.