E dalle carte della maxi-inchiesta affiorano i nomi di noti professionisti coinvolti nel secondo filone connesso alle truffe all’Inps
Stefania Russo, la madre 37enne (a sx nella foto) sul cui capo pende la gravissima accusa d’avere “soppresso”, nel maggio del 2012, il proprio secondo figlio quand’era già al settimo mese di gravidanza, dovrà comparire stamane dinanzi al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, Margherita Letizia Benigno, per l’interrogatorio di garanzia fissato a seguito del suo arresto di giovedì scorso nell’ambito della maxi-inchiesta “Medical Market” che l’ha vista finire ai domiciliari unitamente ai suoi tre ritenuti complici nell’infanticidio, Sergio Garasto di 53 anni, ex medico di Pronto soccorso dell’ospedale “Guido Compagna” di Corigliano Calabro (già interrogato l’altro ieri), Nunziatina Falcone(a dx nella foto) di 43 anni, amica della puerpera, ed il 33enne Piero Andrea Zangaro.
Stefania Russo – assistita e difesa dall’avvocato Fabio Salcina – sarà dunque ascoltata stamattina proprio dal magistrato che nei giorni scorsi ha firmato ed emesso l’ordinanza applicativa di custodia cautelare nei confronti del quartetto.
L’interrogatorio è fissato per le 9,30 nel Palazzo di Giustizia di Castrovillari.
Oltre alla madre presunta infanticida sarà interrogato, pure, il presunto complice Piero Andrea Zangaro, anch’egli difeso dall’avvocato Salcina come pure Nunziatina Falcone alla quale ancora non è stata notificata l’ordinanza di misura cautelare poiché per motivi di lavoro da qualche tempo avrebbe trasferito il proprio domicilio in Germania.
Quest’ultima, fa sapere il difensore, avrebbe manifestato la propria volontà di ritornare al più presto in Italia al fine di consegnarsi alla giustizia e potere chiarire la propria posizione in relazione alle gravi contestazioni che le vengono mosse.
Interrogatorio di garanzia pure per il 51enne Natale Leonardo Piro, medico in servizio presso l’Unità operativa d’Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale cittadino anch’egli destinatario di misura cautelare con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per numerosi capi d’imputazione nell’ambito della maxi-inchiesta su decine di presunti falsi sinistri stradali, accuse però avulse dal presunto caso d’infanticidio contestato soltanto ai primi quattro, e per il 42enne Giuseppe Di Paola, tecnico di radiologia dello stesso nosocomio coriglianese anch’egli destinatario d’ordinanza applicativa della misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria perché coinvolto nell’indagine su numerosi casi di presunti falsi sinistri.
E dalle carte dell’inchiesta affiorano i nomi di numerosi professionisti coinvolti, a vario titolo, pure nel secondo filone d’indagine connesso alle truffe ai danni dell’Istituto nazionale della previdenza sociale per decine di presunte false indennità d’invalidità permanente riconosciute in virtù di ritenute false certificazioni mediche e relazioni peritali commissionate a consulenti tecnici d’ufficio giurati da parte dei giudici dell’ex Tribunale di Rossano.
Tra gl’indagati spiccano, tra gli altri, i nomi di noti medici quali Fedele De Novellis, Cesare Fontanella e Stefania Paladino, e quello dell’avvocato Assunta Rotella. Quest’ultima avrebbe patrocinato numerosissime cause in materia previdenziale istruite dal patronato facente capo all’ex consigliere comunale e provinciale Antonio Caravetta, anch’egli indagato insieme ad alcuni suoi stretti collaboratori.