Il centrosinistra fa quadrato attorno a Tonino Scalzo. È lui il candidato alla presidenza del consiglio regionale della maggioranza. L’accordo definitivo sul nome dell’esponente dem è stato trovato ieri notte a Lamezia Terme al termine del vertice che ha visto la partecipazione di tutti gli eletti oltre che del governatore Mario Oliverio e del segretario regionale del Pd Ernesto Magorno. Nel corso della riunione di ieri sera sono state vinte pure le resistenze di chi avrebbe preferito Vincenzo Ciconte al posto di Scalzo. Per essere eletto già oggi, durante la prima seduta della nuova legislatura, Scalzo dovrà raccogliere 21 voti, pari ai due terzi dell’assemblea. Dunque, a conti fatti, considerato che la maggioranza può contare su 20 consensi, servirà conquistare nei primi due scrutini almeno un voto tra gli esponenti delle opposizioni. Se ciò non dovesse avvenire, allora, bisognerà attendere il giorno successivo quando il consiglio regionale tornerà a riunirsi e, secondo quanto previsto dallo Statuto, servirà la maggioranza dei voti espressi dai consiglieri per eleggere il presidente.  Uno dei due posti riservati alla vicepresidenza  non andrà  a un esponente del Pd, ma a Francesco D’Agostino del movimento “Oliverio Presidente”.  Il gruppo dei Democratici Progressisti mon sarà ufficializzato in consiglio, infatti i tre eletti (Neri, Giudiceandrea e Bova) costituiranno un gruppo autonomo rispetto a quello dei dem. Non si sa ancora da chi sarà guidato in Consiglio.  Per quanto riguarda “Oliverio Presidente” il capogruppo sarà l’ex sindaco di Castrolibero Orlandino Greco. Quanto al Pd, la scelta è stata posticipata. È probabile che durante le prime sedute la guida del gruppo venga assunta dal più votato ovvero da Carlo Guccione. Per quanto riguarda il centrodestra la situazione dovrebbe essere questa. I nodi riguardano principalmente Forza Italia dove Mimmo Tallini ed Ennio Morrone non mollano la presa ed ambiscono entrambi alla poltrona di vicepresidente spettante alla minoranza. C’è incertezza, tra i berlusconiani, anche per quanto riguarda il nome di chi guiderà il gruppo. Il ballottaggio è tra Alessandro Nicolò e Fausto Orsomarso. L’altra pattuglia azzurra, quella della Casa della Libertà, sarà capitanata da Francesco Cannizzaro. Giuseppe Graziano, invece, spera di entrare nell’Ufficio di presidenza come segretario-questore. Ma c’è da fare i conti con il Nuovo centrodestra.
Giacinto De Pasquale