«Il sistema del sorteggio per l’individuazione degli scrutatori da utilizzare nelle competizioni elettorali non è discrezionale, così come viene sostenuto nel post dell’ufficio-stampa del comune di Trebisacce ma è stabilito dalla legge n. 570/’89». Lo ha sostenuto l’ex vice-sindaco Remo Spatola, da un po’ di tempo in rotta di collisione con l’esecutivo in carica ed in particolare con il sindaco, riportando il testo di detta legge, con l’obiettivo di smentire quanto aveva dichiarato il sindaco Francesco Mundo il quale, nel comunicare l’elenco dei 40 scrutatori titolari più i 7 supplenti da assegnare alle 10 sezioni elettorali, aveva messo in evidenza la scelta “discrezionale” di fare il sorteggio piuttosto che effettuare scelte “ad personam”. In realtà, secondo la nota del sindaco, la commissione elettorale presieduta dal primo cittadino e composta da Caterina Violante e Katia Caprara (per la maggioranza) e da Rocco Corvino (per la minoranza), nel redigere l’elenco tra cui effettuare il sorteggio, proprio per venir incontro ai portatori di disagio sociale, ha inteso privilegiare i giovani disoccupati e quelli con reddito familiare certificato non superiore a 7.500 euro. Ma ormai tra l’ex vice-sindaco e capo-fila della minoranza interna del PD Remo Spatola e l’esecutivo comunale, i rapporti sono diventati tesi ed ogni occasione è buona per marcare questa crescente ostilità. Ostilità che del resto ha avuto nelle recenti Primarie la prova più indicativa e manifesta.
                           Pino La Rocca    


http://www.arredamentimg.it