La biblioteca comunale di Corigliano Calabro non dispone d’una copia del volume dal titolo “’Ndrangheta (ex) padrona” (Edizioni AltrePagine, 2012), autore ed editore il sottoscritto. Traccia indelebile, pur discussa e discutibile, di storia politica e criminale – o meglio politico-criminale – della stessa città di Corigliano Calabro. Senza dubbio, e senza presunzione personale alcuna, un’utile lettura per le future generazioni di coriglianesi.
Il volume, com’è noto a molti, è stato pubblicato durante la gestione amministrativa commissariale seguita allo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose: il sottoscritto non ne ha mai proposto l’acquisto da parte del Comune ai commissari.
Ne avevo bensì proposto l’acquisto alla prima amministrazione eletta dopo il biennale commissariamento, attraverso una lettera presentata al Protocollo generale del Comune ed indirizzata al sindaco Giuseppe Geraci e all’assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura Tommaso Mingrone.
Costo: 15 modici euro. Né una formale lettera di riscontro nè una più informale telefonata: per mestiere – si sa – siamo noti agli “uffici”.
Non m’ha mai sfiorato minimamente l’idea d’omaggiarne d’una copia il Comune, da me in questo caso non inteso come “comunità” e “collettività” bensì come ente amministrato da uomini e donne scelti dalla politica ed eletti dai cittadini per operare nell’interesse di tutti.
E credo che acquistare una copia di “quel” libro per la biblioteca comunale sarebbe stato un atto amministrativo nell’interesse di tutti.
“Sarebbe stato” perché, anche volendo “recuperare” in extremis, adesso non si potrebbe più farlo: le copie in vendita sono infatti esaurite (pure nelle librerie “fisiche” e nei bookshop on-line).
Restano quelle poche copie cui volgo lo sguardo su uno scaffale della mia libreria, mentre scrivo: le regalerò a qualcuno/a che da qui ai prossimi anni sarà cresciuto/a dopo i giochi dell’infanzia e gli amori dell’adolescenza e vorrà sapere, conoscere, capire.
Confortato dal fatto che qualche migliaio di cittadini, coriglianesi e non, in libreria, nei bookshop on-line, nelle varie presentazioni, e da me personalmente, l’hanno acquistato ed approfitto per ringraziarli.
E soddisfatto dal fatto che il titolo “‘Ndrangheta (ex) padrona” sia catalogato e collocato tra gli scaffali d’alcuni dipartimenti universitari negli atenei di Firenze e Torino, nel sistema bibliotecario comunale della Città di Milano, nel sistema bibliotecario della Provincia di Cosenza e dei nostri vicini Comuni di Cariati, Calopezzati, Cassano All’Ionio – e di qualche altro tra Comuni e pubbliche istituzioni che in questo momento non ricordo – che dopo l’uscita e la catalogazione nel sistema “Isbn” ne avevano richiesto copie in acquisto.
Nessun “fatto” personale.
Di personale solo il mio pensiero, che pur volendo non posso scindere dal fatto d’essere l’autore di “quel” libro.
E’ la mia personale opinione da “non mecenate”, dal momento che mecenate non posso esserlo nè – forse – diventarlo.
Al contrario di taluni blasonati professori d’oggi e di ieri, con amministrazioni di centrosinistra e di centrodestra al pari, avvezzi gli uni quanto le altre al mecenatismo di clientela, e, in taluni casi, per avere in “contropartita” il proprio cognome sulla targa di qualche istituzione locale. Anche a dispetto di certi grossi titoli loro dedicati dalle cronache giudiziarie dei principali quotidiani nazionali.{jcomments off}