Dopo la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, anche il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con nota del 30.7.14, pervenuta il 6.7.14, risponde all’avv. Pasquale Catalano in merito alla petizione popolare dell’11 giugno scorso, con la quale si denunciavano le gravi carenze infrastrutturali nella sibaritide e nella fascia ionica. La petizione evidenziava innanzitutto la mai irrisolta problematica della pericolosità e inadeguatezza della SS 106 e di altre tratte stradali insidiose di collegamento tra i paesi del comprensorio e la rete autostradale A3 e A14; la soppressione di tutte le tratte ferroviarie a lunga percorrenza che di fatto hanno isolato la fascia ionica, non solo da un centro all’altro, ma soprattutto dalla Basilicata, Puglia e Campania allontanandoci di fatto dal resto d’Italia; situazione resa ancor più grave con l’accorpamento del  Tribunale di Rossano a Castrovillari e con la chiusura o  trasferimento di alcuni ospedali e uffici.
Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con la predetta nota, afferma che “le criticità segnalate dei collegamenti viari tra le diverse località e la rete di interesse nazionale (A3, A14 e SS106), sono oggetto di costante e approfondita valutazione di questo Ministero”.
“Al riguardo, proprio al fine di intervenire più efficacemente nella risoluzione di dette criticità, è stato costituito presso la scrivente Direzione Generale, sin dal 2008, l’Osservatorio per la SS 106 – tracciato storico, partecipato anche dalla Provincia di Cosenza, con compiti sia di programmazione sia di individuazione di possibili modalità di finanziamento di adeguati interventi per la messa in sicurezza della strada statale in argomento. Inoltre si rappresenta che l’ANAS ha finanziato quegli interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria ritenuti prioritari anche in territorio cosentino, dei quali alcuni tutt’ora in fase di appalto. Inoltre questo Ministero è impegnato nella realizzazione di alcuni tratti della Nuova 106, opera strategica di interesse prioritario di Legge Obiettivo”. Dalla nota il dato che si trae è che il Ministero da anni provvede a monitorare e programmare mentre qui ormai gli incidenti mortali avvengono con cadenza settimanale infliggendo insopportabili sofferenze alla gente. A questo punto, in attesa delle future e ulteriori programmazioni e monitoraggi, non resta altro che proporre azioni giudiziarie contro il Ministero per aver negato da diversi decenni ai cittadini del territorio ionico e silano il diritto alla sicurezza stradale negli spostamenti e la pari dignità sociale, anche ricorrendo dinanzi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo.
Rossano, 07 agosto 2014                    Avv. Pasquale Catalano


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