Continua a far discutere e ad alimentare polemiche la situazione debitoria del comune che è stata al centro del consiglio comunale di lunedì sera. «Non ci interessa, e non interessa neanche ai cittadini, andare alla ricerca di chi ha fatto i debiti. Noi, dopo aver completato una ricognizione scrupolosa delle passività, abbiamo avviato un’operazione finanziaria senza pari, finalizzata al risanamento del bilancio comunale». Lo ha affermato il sindaco Francesco Mundo nel concludere il dibattito sul “rendiconto finanziario 2013”, approvato con i soli voti della Maggioranza, nel corso di un’assise comunale abbastanza infuocata che comunque ha messo a nudo la grave situazione debitoria di un comune che, per epurare il bilancio dai debiti, dovrà sudare le proverbiali sette camicie. La Minoranza (presenti Cavallo e Corvino – assente Sposato), dopo aver ascoltato la relazione dell’assessore Filippo Castrovillari, ha preteso che sui debiti si faccia chiarezza ed ha perciò invitato il sindaco a indicare la somma e la paternità e ad “evitare di utilizzare i debiti per fare propaganda politica”. «Quanto prima – ha dichiarato Davide Cavallo – promuoverò una conferenza-stampa per fare piena luce sugli effettivi artefici dei debiti». A Cavallo hanno risposto, a turno, Regino, Caprara, La Regina, Violante e Vitola. In conclusione il sindaco Mundo, nel rispondere alle provocazioni del consigliere di Minoranza Cavallo che ha ribadito al sindaco di precisare la massa debitoria a fare nomi e cognomi dei suoi responsabili, ha confermato che i debiti ammontano a circa 10milioni di euro e che, a differenza dei suoi predecessori (tra cui lo stesso consigliere Cavallo) che, secondo lui, hanno fatto finta di niente ed aggravato la situazione con altri debiti, ha elencato i passaggi (mutui e prestiti) effettuati finora per evitare il dissesto finanziario del comune. «Voi, – ha detto il sindaco Mundo rivolto a Cavallo – invece di pagare i debiti, avete utilizzato il disavanzo per fare altri mutui e così facendo avete ipotecato il futuro alle nuove generazioni perché ora noi non abbiamo più i cespiti per accendere altri mutui e dobbiamo chiedere solo anticipazioni di cassa». Cosa che comunque ha consentito agli attuali amministratori di avere un “prestito” di 5milioni e 600mila euro che consentirà all’ente di soddisfare i debiti “certi ed esigibili” che gravano come macigni sul bilancio. Si tratta in realtà di operazioni finanziarie abbastanza audaci, che tentano di evitare il dissesto dell’ente che avrebbe conseguenze disastrose sui bilanci familiari ma che, seppure spalmate nel tempo, vanno onorate, a costo di enormi sacrifici a carico dei cittadini. Prima di affrontare la questione-debiti, il consiglio ha comunque approvato, con la sola astensione di Cavallo, la modifica delle “Norme tecniche del Piano di Spiaggia” per consentire ai proprietari dei lidi di utilizzare, a determinate condizioni, il lastrico solare degli stabilimenti balneari ed ha approvato, questa volta all’unanimità, la vendita di una piccola quota di terreno comunale che sorge in adiacenza al torrente Porta, alla famiglia Ciccone che, comunque, la utilizza già da tempo.
Pino La Rocca