Il giorno prima si mettono in vendita immobili comunali per fare cassa e colmare il deficit di bilancio e il giorno dopo si acquisisce al patrimonio del comune un altro immobile impegnando 10mila euro per risanarlo. Questa l’accusa mossa all’esecutivo dal consigliere di Minoranza Davide Cavallo che parla di “faciloneria e di approssimazione” per aver accettato in donazione un bene di proprietà privata in realtà non utilizzabile perché in condizioni precarie. Si parla, nella fattispecie, di un immobile antico e di pregio appartenuto alla famiglia Lo Giudice, che sorge in piazza De Meo nei pressi della stazione ferroviaria, «rispetto al quale – scrive il consigliere Cavallo – solo pochi mesi fa il sindaco… ha emesso ben due Ordinanze con le quali ingiungeva ai proprietari di mettere in sicurezza lo stabile stesso. E fin qui nulla di strano, – aggiunge l’avvocato Cavallo – ma la vicenda si fa poco chiara quando, all’improvviso, l’esecutivo, o meglio il sindaco, revoca le precedenti Ordinanze e accetta l’immobile in donazione». In tutta l’operazione il consigliere Cavallo intravede “qualcosa di strano” sia perché di là a pochi giorni l’acquisizione al patrimonio comunale ha comportato una spesa di 10mila euro per interventi urgenti per mettere lo stabile in sicurezza, sia «perché – scrive l’avvocato Cavallo – poco tempo prima di accettare la donazione, l’amministrazione decideva di mettere in vendita diversi immobili comunali, tra cui la vecchia Pretura e l’Ufficio del Giudice di Pace». Si tratterebbe insomma, secondo Cavallo, «di una scelta evidentemente incoerente che fa pensare che l’accordo è stato più vantaggioso per i privati, che si sono liberati di un bene diventato solo un “onere economico”, piuttosto che per la comunità che ad oggi ha ricevuto solo un onere aggiuntivo». Ovviamente la risposta del sindaco Mundo non si è fatta attendere e dopo essersi dichiarato stupito ed interdetto e citato la Delibera in questione, ha scritto: «La donazione dell’immobile degli eredi Lo Giudice è stata accettata all’unanimità dal consiglio comunale, compresa dunque la Minoranza. E’ chiaro – ha commentato l’avvocato Mundo -che il consigliere Cavallo è molto distratto, né può essere giustificato dall’assenza. Del resto – aggiunge il sindaco – la messa in vendita di alcuni immobili comunali è dovuta ad esigenze di bilancio ed a coprire i buchi causati anche dallo stesso ex assessore. Tutto ciò – ha concluso il sindaco – non inficia  comunque il vantaggio del comune nell’aver acquisito un fabbricato di indubbio valore storico e di pregio artistico, da utilizzare, magari, in progetti culturali, sociali, o da destinare a sede di associazioni di altra natura. Considerata inoltre la centralità dell’ubicazione lo si può proporre anche nell’ambito di progetti di riqualificazione urbana e/o di altri Bandi».
     Pino La Rocca