Appello Uva: serve subito abbassamento toni.
Rossano – Ad appena tre anni dalla schiacciante vittoria sulle sinistre in questa Città, quel centro destra unitario e compatto su una serie di obiettivi, condivisi prima e durante quella importante ed entusiasmante campagna elettorale, pare diventato ormai un vecchio ricordo. Attorno all’attuale compagine amministrativa, quella che apparve nel 2011, agli occhi della cittadinanza e dell’intero territorio, come una maggioranza larghissima, granitica e coesa, capace di sostenere la tanto invocata inversione di tendenza nel governo della cosa pubblica, oggi continua invece a perdere pezzi e pure importanti!
La cosa più grave è che in così poco tempo è andato, e continua progressivamente a sgretolarsi, quel prezioso capitale politico ed umano che era riuscito a coagularsi negli anni di ferma e lungimirante opposizione al centro sinistra di governo.
PERCHÉ? IN CAMBIO DI COSA?
Su quali grandi e strategiche decisioni politiche o amministrative si è dovuta scontrare, ad esempio, la coerenza interna e la unità degli uomini e delle forze del centro destra?
Rispetto a quale importante progetto di sviluppo di questa Città, gli stessi uomini che, insieme, hanno saputo indicare un’alternativa sostenuta da circa il 70% degli elettori, si ritrovano oggi su posizioni e fronti diversi e separati, politicamente e amministrativamente?
È per queste ragioni che ritengo sia giunto il momento, quasi a metà strada di quello che dovrebbe essere il naturale percorso dell’Esecutivo in carica, di aprire una seria riflessione nel centro destra, anche se necessario iniziando a sedersi tutto attorno allo stesso tavolo.
Le polemiche contrapposte alle quali stiamo assistendo ormai da mesi, su questioni di governo e sottogoverno che certamente meritano di essere approfondite, discusse, portate in piazza, denunciate o smentite dalle diverse parti configgenti dello stesso centro destra, non possono però diventare, così come invece stanno diventando, la lenta ma inesorabile ghigliottina politica di un’idea e di metodo di buon governo del centro destra che ha saputo ritagliarsi, col tempo e sui fatti, un lodevole pezzo di storia locale e calabrese.
Che sta succedendo? Vogliamo interrogarci seriamente sulle cause che stanno portando all’erosione di consenso popolare, non tanto attorno alla figura dell’attuale Sindaco e della sua Giunta, che sono passeggeri e che non preoccupano più di tanto, quanto piuttosto del centro destra rossanese in quanto tale?
L’appello, del quale sento di poter rendermi interprete, è destinato a tutte le forze ed a tutti gli uomini di centro destra, in particolare a quanti, a diverso titolo, hanno contribuito negli anni ad offrire ed a praticare una diversa via di gestione delle risorse pubbliche, con capacità decisionali, visione e progetti. È necessario uno stop nella sempre più infuocata dialettica politica che, soprattutto negli ultimi mesi, sta vedendo contrapposte, da una parte e dall’altra, anime della stessa area politica ieri unita sotto gli stessi ideali.
Serve, al centro destra rossanese, oggi più che mai, un abbassamento dei toni e la ricerca di un confronto diverso, anche acceso se necessario, ma che sappia guardare di più al merito delle legittime questioni poste e delle esigenze che si vogliono giustamente tutelare; senza rischiare però, in nessun momento, di mettere in crisi il valore aggiunto dell’unità. Quello stesso valore aggiunto che ha permesso, nel giugno del 2011, di far eleggere ANTONIOTTI Primo Cittadino! Rincorrere, da parte di tutti i soggetti direttamente coinvolti in questa guerra fratricida, la polemica o la replica facile non soltanto continuerà ad erodere il consenso popolare di qualche anno fa verso l’antipolitica e l’astensionismo ma inevitabilmente decreterà, ed in parte per qualcosa e per qualcuno ciò pare stia già avvenendo, la definitiva archiviazione di uomini e stagioni politiche ed amministrative degli ultimi vent’anni. Il tempo, il modo, i contenuti e gli obiettivi per riprendere insieme il timone della nave ci sono tutti. Evitare l’affondamento del centro destra è ancora possibile.