Il ponte raddrizzatore, spesso denominato anche raddrizzatore a ponte, è un semiconduttore che spesso basa il suo funzionamento su un singolo diodo. Questo strumento è in uso da moltissimo tempo ma è stato ovviamente perfezionato nel corso degli anni. È utilizzato per convertire un ingresso di corrente alternata (CA) con uno di corrente continua (CC). Nello specifico questa funzionalità è basilare per il funzionamento di molti dispositivi elettronici, per il semplice motivo che consente di ottenere una stessa polarità di uscita in entrambe le polarità d’ingresso.
Il ponte raddrizzatore funziona con un ingresso in corrente alternata di solito composto da due fili e presenta una rettifica ad onda completa (possono poi esserci delle differenze tra un modello e un altro). Dal momento che l’utilizzo di questi strumenti è di fondamentale importanza in diversi settori, è molto importante individuare dei modelli di ottima qualità, realizzati nel rispetto di tutti i migliori standard produttivi e di sicurezza. In questo settore rappresenta un notevole punto di riferimento il portale di RS Components che da tanti anni vende componenti elettronici di elevata affidabilità. Infatti, su it.rs-online.com è possibile trovare diverse tipologie di ponte raddrizzatore dei migliori marchi disponibili sul mercato.
Come scegliere un ponte raddrizzatore
Il primo fattore che occorre considerare in fase di scelta è la tipologia di corrente presente nel proprio circuito, in modo da individuare un modello di ponte raddrizzatore adeguato. È poi utile considerare anche la tipologia di giunzione presente e il dissipatore di calore (ne esistono varie tipologie).
Altri fattori tecnici da prendere in considerazione per la scelta sono ad esempio:
- Tensione isolata.
- Tipologia di terminali.
- Resistenza termica.
- Presenza di un dissipatore.
- Picco della tensione ripetitiva inversa.
- Tipo di montaggio.
- Numero dei pin.
- Tecnologia del diodo.
Scegliere dei dispositivi con una resistenza termica bassa permette di ottenere una dissipazione del calore davvero ottimale. I modelli migliori hanno spesso anche un dissipatore di calore integrato nello strumento, in modo da garantire una maggior durata nel tempo e un corretto funzionamento. Il tipo di montaggio previsto per il ponte raddrizzatore deve ovviamente essere adatto all’utilizzo per cui lo strumento viene acquistato (quindi valutato in precedenza). La tecnologia del diodo più spesso impiegata è la giunzione al silicio, in quanto consente di ottenere ottime prestazioni grazie alle proprietà naturali di questo componente.
Per l’applicazione in specifici circuiti, soprattutto in ambito industriale, è poi importante anche considerare la temperatura massima e quella minima di esercizio. Infine può essere importante anche considerare le dimensioni dello strumento, lunghezza, larghezza e altezza, in modo da verificarne la compatibilità con il circuito all’interno del quale dovrà essere collocato il ponte raddrizzatore. Di conseguenza la scelta del dispositivo dovrebbe essere sempre soppesata alla luce dell’utilizzo previsto per lo strumento.
Utilizzo e caratteristiche tecniche
I ponti raddrizzatori sono comunemente utilizzati all’interno di alimentatori che forniscono la tensione in corrente continua, in modo da garantire il corretto funzionamento dei componenti elettronici e dei dispositivi vari. Per esempio questi componenti sono molto importanti all’interno degli elettrodomestici e vengono comunemente utilizzati dagli amanti del fai da te che si cimentano con la realizzazione di un circuito. I ponti raddrizzatori, spesso chiamati anche ponti a diodi, possono essere monofase o trifase.
Entrambe queste tipologie possono poi a loro volta essere caratterizzate da una funzionalità non controllata, da un controllo parziale o dal controllo completo. In commercio vi sono ovviamente ponti raddrizzatori prodotti da diverse aziende del settore, realizzati con differenti contenitori e tipologie di montaggio. Quest’ultimo aspetto ad esempio può essere a vite, a pannello (con foro passante) o superficiale. I principali modelli, ovvero quelli maggiormente utilizzati, sono il raddrizzatore a 12 V, quello raddrizzatore di corrente a 22o V e il ponte raddrizzatore a 24V.
In conclusione, è quindi molto importante cercare di selezionare sempre dei dispositivi di qualità, realizzati nel rispetto dei migliori standard produttivi e di sicurezza. Inoltre, dopo aver individuato un portale affidabile e di riferimento nel settore, è fondamentale scegliere sempre un ponte raddrizzatore tarato sulle esigenze specifiche dell’utilizzatore, ovvero adatto al circuito all’interno del quale dovrà essere collocato.