Contro i piani di Scura che vorrebbero trasferire Chirurgia ed Ostetricia-Ginecologia
Allarme e caos. I “chiari di luna” che avvolgono gli ospedali di Corigliano Calabro e di Rossano – o meglio, l’ospedale “Spoke” Corigliano-Rossano – non sono per nulla rassicuranti. Nei giorni scorsi s’è allarmato il mondo politico, con in testa il sindaco di Corigliano, Giuseppe Geraci, il quale ha tenuto banco ad un’infuocata assemblea tenutasi nel presidio ospedaliero ubicato nella sua città, il “Guido Compagna”.
Proprio quest’ultimo – secondo i piani del commissario regionale alla Sanità, Massimo Scura – sembra essere interessato da un imminente e concreto “smantellamento” delle due unità operative più importanti: Chirurgia ed Ostetricia-Ginecologia.
Sulla questione insorge il sindacato confederale, attraverso le voci dei segretari comprensoriali di Cgil, Cisl e Uil, Angelo Sposato, Tonino Russo e Roberto Castagna. «Respingiamo la ventilata proposta riorganizzativa che accorperebbe tutte le branche mediche in un presidio (il “Nicola Giannettasio” di Rossano, Ndr) e quelle chirurgiche nell’altro (il “Guido Compagna” di Corigliano, Ndr); non può essere accettata una riorganizzazione che non tiene conto del percorso dei pazienti, dell’unità delle cure, delle competenze mediche, e mette in condizioni gli operatori sanitari di non operare in condizioni di sicurezza, oltre che apportare costi di ristrutturazione dell’esistente non certamente sostenibili dalla Regione Calabria in questa fase di piano di rientro dal debito nella sanità».
A parere dei tre massimi dirigenti sindacali del territorio, «considerata la decisione del commissario Scura, il quale non vuole tenere in debito conto i pareri negativi già espressi da parte delle forze professionali interessate, è necessaria una forte mobilitazione unitaria di tutto il territorio, ed è per questo motivo che lanciamo un appello ai sindaci di Corigliano e di Rossano, alla rappresentanza locale in seno al Consiglio regionale ed al Parlamento, a tutte le forze politiche e sociali, alle associazioni non soltanto dell’area urbana Corigliano-Rossano ma dell’intero comprensorio della Sibaritide che a ciò è assolutamente interessato, ad unirsi in un fronte comune in difesa del diritto alla salute di questo nostro territorio».