L’amministrazione comunale nei mesi scorsi è cambiata sia nel colore politico che negli uomini, ma la linea di netta intransigenza rispetto alle trivellazioni nello Jonio è rimasta inalterata e, nonostante il cedimento del Ministero rispetto alle multinazionali del petrolio, è stata ribadita dal nuovo esecutivo comunale guidato dal sindaco Paolo Montalti sia negli incontri pubblici che negli adempimenti istituzionali del comune. E’ di questi giorni, infatti, la Delibera di Giunta che, avendo il comune aderito alle osservazioni del Comitato “Mediterraneo NO TRIV”, ha confermato, e messo nero su bianco, l’assoluta contrarietà alle ricerche in mare di idrocarburi. Non poteva del resto non essere coerente la posizione dell’esecutivo comunale di una cittadina a prevalente vocazione turistica, che dalle trivellazioni in mare non può che avere danni e svantaggi. In particolare l’esecutivo guidato dall’avvocato Montalti ha ribadito il proprio parere negativo avverso all’istanza d/68 F.R. – TU, presentata dalla multinazionale “Transunion Petroleum SRL” per l’esecuzione di indagini e perforazioni nel mare Jonio, proprio a ridosso della spiaggia di Villapiana. La suddetta Delibera, accompagnata da tutti gli allegati previsti, è stata trasmessa al ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ così che i comuni costieri i cui territori si affacciano sul “mare nostrum” possono fare fronte comune contro l’arroganza delle multinazionale che, con il disinvolto avallo del Ministero, perseguono l’obiettivo di fare “business” nel mare Jonio alla ricerca del famigerato oro nero. A sostegno della propria contrarietà l’amministrazione comunale di Villapiana, all’interno della suddetta Delibera votata all’unanimità dai presenti, ha precisato «di aver aderito al “Protocollo di Herakleia” sottoscritto a Policoro (MT) tra le amministrazioni comunali, provinciali e regionali lucane, pugliesi e calabresi, teso ad opporsi in modo intransigente a tutte le numerose richieste di VIA (nulla osta) alle ricerche di idrocarburi liquidi e gassosi in mare fatte pervenire da parte di più società multinazionali alle amministrazioni comunali che sia affacciano sul Golfo di Taranto». Villapiana, come del resto Roseto Capo Spulico e Amendolara, sono stati in proposito i comuni più solleciti a dichiarare la propria contrarietà. Ora ci si aspetta che tutti gli altri enti locali facciano la stessa cosa in difesa del mare come bene comune.
Pino La Rocca