Ennesimo grave incidente stradale al famigerato quadrivio semaforizzato di Sibari che, a causa dell’intenso traffico, costituito come si evince dalla foto prevalentemente da Tir, si conferma come un funesto crocevia di ripetuti incidenti stradali nei quali finora sono state collezionate decine e decine di feriti.
Una bella rotatoria, ad ampio raggio, così come ne sono state realizzate tante nel tratto che da Sibari viaggia verso Crotone (talune anche superflue!), risolverebbe o, quanto meno, allevierebbe il problema. L’ultimo grave incidente, come hanno riferito ieri le cronache, si è verificato martedì pomeriggio alle 16.00 ed è stato funestato da ben 5 feriti di cui uno più grave (un giovane di Trebisacce) che è stato trasferito all’Annunziata con l’Elisoccorso. Si tratta, con tutta evidenza, di un incrocio stradale strategico in quanto vi confluiscono ben quattro arterie molto trafficate, tra cui l’intersezione tra la S.S. 106 e la S.S. 534, presso il quale, specie nel periodo estivo, si formano code interminabili che mettono a dura prova la pazienza degli automobilisti in transito non solo sulla viabilità secondaria ma anche sulle lunghe distanze. Si dirà che l’intera viabilità nella Piana di Sibari subirà un radicale riassetto per via della realizzanda nuova S.S. 106 che proprio in quella zona, compatibilmente con il doveroso rispetto dell’area museale e archeologica dell’antica città di Sibari, prevede la realizzazione di un grande svincolo multi-direzionale ma, solo se si fosse dato ascolto alle reiterate richieste del Sindaco di Cassano Jonio Gianni Papasso sul cui territorio insiste quel pericoloso quadrivio, in quel punto una grande rotatoria sarebbe stata realizzata già prima e forse tanti incidenti stradali non si sarebbero verificati. Infatti, a giudicare dai numerosi e gravi incidenti stradali avvenuti a quel quadrivio, i quattro semafori, sebbene sincronizzati, temporizzati e secondo quanto assicurano i dirigenti provinciali di Anas resi intelligenti attraverso l’uso delle nuove tecnologie che aiutano a monitorare il traffico, finora si sono rivelati incapaci di ridurre i pericoli generati sicuramente dall’intensità del traffico ma, – diciamo la verità – forse anche dall’impazienza e dalla fretta di qualche automobilista/camionista poco prudente e forse daltonico che, a causa della fretta, tende a confondere il colore delle lanterne semaforiche e non di rado finisce per coinvolgere chi, al contrario, va per la sua strada ed è rispettoso dei colori dei semafori.
Pino La Rocca