Si è concluso il processo a carico di un giovane di Mirto-Crosia accusato di porto di armi atte ad offendere, fuori dalla propria abitazione, utilizzabili per ledere l’altrui incolumità. I fatti al centro del processo risalgono al 3 ottobre del 2013 allorquando i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Rossano, durante un predisposto servizio di controllo del territorio effettuato sul Lungomare di Mirto Crosia, sottoponevano a perquisizione prima personale e poi veicolare due giovani, poiché allo loro vista cercavano di allontanarsi frettolosamente per sfuggire al controllo. All’interno dell’auto veniva trovato un coltello con lama non auto bloccante, immediatamente sottoposto a sequestro penale in quanto l’imputato non era in grado di dare giustificazioni in ordine alla sua presenza, dichiarando di non prestare alcuna attività lavorativa. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari procedeva, dunque, contro il giovane per il reato di porto di armi atte ad offendere, fuori dalla propria abitazione, utilizzabili per ledere l’altrui incolumità.
La difesa, rappresentata dall’avv. Francesco Nicoletti, chiedeva al Tribunale di Castrovillari di procedere nelle forme del rito abbreviato; richiesta che veniva accolta dal Giudice Monocratico. In sede di discussione la difesa evidenziava l’assoluta estraneità del proprio assistito ai fatti in contestazione chiedendo una sentenza di assoluzione in suo favore. Il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento della tesi dell’avv. Francesco Nicoletti, mandava assolto l’imputato.
Giacinto De Pasquale