Nessuna soluzione istituzionale. Ieri la visita del camper Cgil con il responsabile welfare Carlo Baldini
Una comunità solo apparentemente invisibile. Fino a qualche giorno fa erano una settantina ma il loro numero ora sta scemando con lo scemare della campagna agrumicola che ormai vede ridursi sempre più le restanti giornate lavorative.
Tutti uomini prevalentemente d’origine nordafricana e di nazionalità marocchina, tunisina ed algerina.
Da qualche mese dormono in una tendopoli da loro stessi arrabattata alla meno peggio all’interno d’un incolto terreno privato di contrada Boscarello, a ridosso della centralissima via Provinciale che collega le popolose frazioni Scalo e Schiavonea di Corigliano Calabro.
Sono quasi tutti immigrati regolari e manovalanza impegnata nella raccolta delle clementine. Operai stagionali che tra gli agrumeti sgobbano “a nero” e con paghe da indegno sfruttamento umano, senza assicurazioni né diritti alcuno.
Ignorati dalle istituzioni locali che non ignorano affatto la loro presenza.
L’unica organizzazione che ha preso a cuore la loro umana causa – anche attraverso una raccolta porta a porta di coperte e d’indumenti – è stata quella sindacale della Cgil guidata dal responsabile della locale Camera del Lavoro, Giuseppe De Lorenzo.
Il sindacato, temendo uno sgombero tout-court della tendopoli di fortuna e senza soluzione alternativa, in questi mesi hanno cercato di coinvolgere in modo “diplomatico” le istituzioni, in primis la Prefettura di Cosenza ed il Comune di Corigliano Calabro, al fine di cercare e trovare a quest’immigrati un tetto migliore sotto il quale dormire.
Purtuttavia né gli appelli né gl’incontri appositamente tenuti in Municipio e in Prefettura hanno sortito alcun effetto nella direzione di risolvere il problema di questi disperati costretti a trascorrere la notte al freddo e al gelo.
Proprio ieri alla tendopoli è approdato il camper della Cgil nazionale che sta effettuando in giro per l’Italia un “Viaggio della legalità” per discutere, tra l’altro, di lotta alle mafie, contrasto all’evasione fiscale e regolamentazione degli appalti.
E nel pomeriggio, accompagnato dal responsabile della locale Camera del Lavoro alla tendopoli ha fatto visita il responsabile dell’area welfare della Cgil nazionale, Carlo Baldini.
E’ stato l’ultimo atto, dopo quello di De Lorenzo il quale nelle scorse settimane aveva scritto un’ulteriore accorata lettera al prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, col quale s’era già incontrato lo scorso 9 dicembre ed al quale aveva già palesato la scottante questione.
Sulla quale, secondo il massimo rappresentante di Governo nella provincia, sarebbe dovuto intervenire il Comune. Che è stato del tutto assente…