Venticinque anni scorrono come l’eco degli stivali sui corridoi di una caserma: rintocchi di disciplina, passi di conquista, silenzi carichi di tensione e attese.
Per le donne in uniforme, questo quarto di secolo è stato un cammino di sfide affrontate con sguardo fiero e di un orgoglio che vibra in ogni dettaglio: dal rigore degli addestramenti alla delicatezza delle decisioni quotidiane fino al luccichio delle medaglie che raccontano storie di dedizione e coraggio. Era il 1999 quando le prime donne varcarono le porte dell’Esercito, della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri, portando con sé energie nuove, sensibilità e competenze che avrebbero trasformato per sempre la cultura militare. Ogni stanza, ogni cortile, ogni linea di comando si è arricchita del loro contributo, ridefinendo l’idea stessa di difesa e servizio. Il loro ingresso nelle Forze Armate è stata una rivoluzione silenziosa, ancora oggi percepibile nei corridoi delle caserme, nei cuori e nella storia del Paese.
Mercoledì 24 settembre, Cosenza ha celebrato questo traguardo storico presso l’Auditorium “A. Guarasci” in Piazza XV Marzo. Tra applausi vibranti e parole che attraversano la memoria collettiva, la cerimonia del 25° anniversario delle “Donne nelle Forze Armate” ha reso omaggio alla professionalità delle donne in divisa. I racconti di missioni affrontate, barriere abbattute e sacrifici invisibili hanno trasformato l’Auditorium in uno spazio sospeso, dove ogni parola e ogni gesto sembravano imprimersi nell’aria, lasciando spazio solo alla forza del loro esempio. Una cerimonia che non è stata semplice commemorazione, ma riflessione collettiva e riconoscimento pubblico del contributo femminile nelle Forze Armate. Oggi, le loro impronte segnano il cammino di un’Italia in cambiamento: un’Italia che apprende dai passi decisi di chi ha avuto il coraggio di entrare dove nessuno aveva osato prima, e che continua a indicare la strada verso un futuro più inclusivo e orgogliosamente femminile.
A promuovere l’iniziativa sono state le esponenti di tre associazioni radicate nel territorio e profondamente impegnate nel sociale: Katia Caravona, presidente del PASFA sezione di Cosenza; Lucia Nicosia, presidente Fidapa sezione di Cosenza; Luigia Granata, presidente del Movimento di Cultura “Beata Maria Cristina di Savoia” della Presila. L’evento è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Cosenza e della Provincia di Cosenza, a conferma dell’importanza e del valore culturale dell’iniziativa. A moderare l’incontro Anna Maria Lindia.
La platea ha ascoltato con attenzione le testimonianze dirette delle donne in uniforme che hanno incarnato in prima persona questa rivoluzione silenziosa. Tra le protagoniste della cerimonia: per l’Esercito, il graduato aiutante Graziella Vallone, attualmente in servizio presso il Primo Reggimento Bersaglieri di Cosenza, che quest’anno festeggia 25 anni di servizio, una delle prime donne entrate a far parte delle Forze Armate; per la Marina Militare, Carmela Marchese, ex sottufficiale transitata nel ruolo civile e oggi in servizio presso il Soggiorno Montano Marina Militare di Camigliatello Silano; per i Carabinieri, il Maresciallo Capo Francesca Villella, in servizio presso il Nucleo informativo del Reparto operativo del Comando provinciale di Cosenza, e il Capitano Chiara Baione, Comandante della Compagnia di Cassano allo Ionio; per la Guardia di Finanza, il Capitano Arianna Buffone, Comandante della Compagnia di Castrovillari.
Toccanti e significative le dichiarazioni del Capitano Chiara Baione, neo Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Cassano allo Ionio, che ha rimarcato il significato profondo della ricorrenza: «Viene celebrato un importante traguardo della figura femminile all’interno delle Forze Armate italiane, nonché un punto di partenza per il completo inserimento delle donne nelle nostre Forze. Con coraggio e determinazione, una carriera professionale può essere affrontata pienamente, dimostrando che valori morali come tenacia, dedizione alla Patria e fermezza non conoscono differenze di genere. Qualsiasi risultato può essere raggiunto se questi valori ci appartengono e ci guidano».
La cerimonia si è conclusa con l’esibizione della Fanfara del 1° Reggimento Bersaglieri di Cosenza, un coinvolgente omaggio musicale all’impegno, al sacrificio e all’orgoglio delle donne in divisa. Dalle promotrici agli ospiti, ogni intervento ha aggiunto un tassello a un mosaico di storie e valori.
FABIO PISTOIA

