Continuiamo a richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica, della politica e delle autorità competenti sulla situazione sempre più preoccupante che riguarda l’Istituto ‘’Casa Serena’’.

Le numerose segnalazioni che ci giungono quotidianamente, da diverse fonti, disegnano un quadro allarmante, fatto di irregolarità amministrative, carenze organizzative e gravi disagi per i lavoratori e per gli ospiti della struttura.

Un esempio lampante delle criticità riguarda il recente passaggio al full time della direttrice amministrativa, avvenuto senza che venisse rispettata la graduatoria e senza l’indizione di un concorso pubblico.
La situazione degli educatori è altrettanto emblematica: molte attività ricreative, fondamentali per il benessere degli ospiti, non vengono più svolte. Gli educatori non hanno un ruolo ben definito e c’è chi di fatto non svolge le mansioni di educatrice, ma è spesso impegnata in compiti amministrativi presso gli uffici.
A rendere la situazione ancor più inaccettabile è il fatto che tali scelte sembrano essere lasciate alla discrezione arbitraria e personale della singola dipendente, senza alcuna pianificazione o controllo da parte della direzione.
Anche le condizioni ambientali sembrerebbero lasciano molto a desiderare: i riscaldamenti, essenziali per garantire un ambiente dignitoso, vengono accesi al minimo ed utilizzati il meno possibile, lasciando spesso le stanze fredde e poco accoglienti, una situazione poco rispettosa per gli ospiti più fragili.

La gestione del personale sanitario, poi, evidenzia la più totale inadeguatezza.
É stato indetto il noto concorso per l’assunzione di 7 operatori socio-sanitari (OSS), ma nessuno sembra preoccuparsi invece della condizione delle infermiere, ormai ridotte a sole due unità. Queste professioniste, tra l’altro assunte a tempo parziale, sono costrette a lavorare con turni e orari al di fuori di ogni logica, senza la possibilità di usufruire di giorni festivi o di adeguati periodi di riposo. Nonostante ciò, continuano a garantire il servizio, affrontando carichi di lavoro insostenibili e una reperibilità continua che non trova giustificazione e né compensazione.
A peggiorare il quadro è l’assenza di potere decisionale da parte del direttore sanitario, il quale si limita ad assecondare le decisioni del presidente, anche quando queste risultano palesemente in contrasto con i diritti del personale e con le necessità degli ospiti.

Tutto questo avviene nell’indifferenza totale dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Papasso, che pur essendo perfettamente a conoscenza di quanto accade, si mostra del tutto assente. Tale atteggiamento non solo alimenta un clima di sfiducia e rassegnazione, ma contribuisce a rendere sempre più difficile garantire la dignità e i diritti fondamentali delle persone coinvolte.
Preoccupante è anche l’atteggiamento recidivo della Regione Calabria, che non ha mai provveduto a nominare il proprio rappresentante all’interno del Consiglio di Amministrazione, lasciando la struttura priva di una supervisione adeguata.

È necessario, urgente e non più rinviabile un intervento deciso da parte delle autorità competenti per fare chiarezza su questa situazione, verificare la regolarità delle procedure amministrative e garantire che l’Istituto Casa Serena operi finalmente secondo i principi di trasparenza, legalità e rispetto per la dignità umana. Non possiamo più permettere che queste condizioni di degrado, umiliazione e inefficienza persistano nell’indifferenza generale.
Il nostro appello è un grido di allarme che nasce dalla responsabilità morale di tutelare sia i lavoratori che gli ospiti della struttura.

Cassano All’Ionio, 14/01/2025
Associazione politico-culturale ArticoloVENTUNO.