Il 19 novembre 2020, in piena pandemia, inizia l’occupazione, che durò otto mesi, dell’ospedale di Cariati. Il primo Ospedale occupato della storia.
“Entrammo nell’ospedale, occupammo un’ala in disuso che divenne simbolo di resistenza. Organizzammo i turni, coinvolgendo l’intera comunità in attività di sensibilizzazione e protesta. Da quella stanza siamo riusciti a raggiungere il mondo in un periodo tremendo per tutto il pianeta. Noi decidemmo di trasformare le paure individuali di quel periodo in coraggio collettivo”.
Durante l’occupazione il movimento ricevette la vicinanza di tantissime personalità della politica, dello sport, della cultura e dell’informazione.
“Gino Strada, fondatore di Emergency, espresse il desiderio di gestire l’ospedale e ci sostenne dall’inizio.
La notizia della sua scomparsa fu per noi il momento più triste e difficile di questa vicenda”.
Horacio Durán Vidal, fondatore degli Inti Illimani, inviò, dal Cile, un video messaggio di sostegno.
Ken Loach, il regista britannico, commentò così: “Golia siamo noi, siamo noi il gigante che può sovvertire il sistema. Siamo noi quelli che, lottando tutti insieme, possono vincere”.
Roger Waters, il leggendario leader dei Pink Floyd, ha giocato un ruolo significativo nella campagna per la riapertura dell’ospedale di Cariati.
Durante un’intervista, Waters espresse il suo forte sostegno alla causa:
“Questa vicenda mi fa venire in mente di prendere la macchina, andare a Cariati e stappare una bottiglia di vino con loro e aiutarli perché hanno bisogno di aiuto e stanno facendo una cosa sacrosanta”.
Il suo appello, “Aprite l’ospedale Subito”, ha contribuito a sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica.
I colloqui tra Roger Waters e gli occupanti sono continuati nel tempo e pubblicamente ci sono state iniziative in collegamento a Roma e Milano, mentre durante il concerto a Bologna, nel 2023, c’è stato l’incontro.
L’occupazione diventò oggetto di studio in università italiane e inglesi e fu seguita dai media nazionali ed europei, inclusi giornalisti e TV della Germania, Francia, Olanda e Finlandia. La solidarietà internazionale arrivò da ogni parte del mondo, come dagli Stati Uniti, Argentina, Turchia e, innanzitutto, da tutta la Calabria.
Decreto di apertura:
Il 12 luglio 2023, il decreto di riapertura del Vittorio Cosentino fu ufficializzato.
L’ospedale è da quel momento nella rete regionale e avrà un pronto soccorso e nuovi servizi come un reparto di Medicina generale, day surgery, cardiologia, gastroenterologia, oncologia e un centro di riabilitazione per le malattie di Parkinson e Alzheimer.
Memoria e impatto:
La vicenda generò fiumi di inchiostro, interrogazioni parlamentari, incontri e iniziative, documentari e libri.
A Cariati è ambientato C’era una volta in Italia – Giacarta sta arrivando, un documentario di lungometraggio del 2022 diretto da Federico Greco e Mirko Melchiorre. Il film vede la partecipazione tra gli altri di Roger Waters, Ken Loach e Gino Strada e narra la vicenda dell’occupazione dell’ospedale pubblico Vittorio Cosentino.
L’occupazione del Vittorio Cosentino è raccontata anche nei libri Una Persona Alla Volta di Gino Strada, in Diario di un sogno possibile (adattamento di Una Persona Alla Volta per ragazze e ragazzi a partire dagli 11 anni) e
in A Sud Del Sud. Viaggio dentro la Calabria tra diavoli e resistenti, di Giuseppe Smorto.
Inoltre, Giuseppe Smorto, nel settembre 2021 ha vinto la prima edizione del Premio Oxfam “Raccontare la disuguaglianza”, con un reportage sulla Sanità in Calabria e ha dedicato la vittoria ai cittadini di Cariati e al Movimento Le Lampare.
È fondamentale che la comunità non dimentichi tutto ciò, per difendere i risultati raggiunti e continuare a lottare per il diritto alla salute che in questo territorio manca.
Gli anni che verranno si presentano ancora più difficili per il Servizio Sanitario Nazionale.
A Cariati, mentre proseguono i lavori di ristrutturazione, come nel caso del futuro reparto di medicina, si è attualmente in attesa della pubblicazione del nuovo atto aziendale da parte di Asp di Cosenza che stabilirà il fabbisogno di personale necessario.
Si continuano a registrare gravi inadempienze da parte di Regione Calabria e l’ azienda sanitaria provinciale, sia in considerazione dell’avanzamento dei lavori che per quanto riguarda nell’erogazione dei servizi.
Cariati, con le sue istituzioni e i suoi cittadini, dovrebbe ricordare Gino Strada per il suo impegno in questa vicenda, dedicandogli una via cittadina o un luogo pubblico importante.
In questo periodo nefasto di guerre e violenza questa decisione potrebbe avere ancora maggiore importanza e significato, soprattutto per le nuove generazioni.
Sarebbe, inoltre, doveroso proporre a Roger Waters la cittadinanza onoraria del Comune di Cariati, in segno di riconoscimento per il suo sostegno. Noi già sappiamo che ne sarebbe felice….
Queste iniziative sarebbero sia utili alla causa e sia a dare risalto a Cariati come luogo di solidarietà e bellezzE , dove le persone difendono il bene comune e amano la propria terra, “il paese dove hanno occupato l’ospedale”….
Noi continueremo a pretendere il diritto fondamentale alla salute e alla cura.
Le Lampare Bassojoniocosentino