Che l’Esecutivo Minò non brilli per trasparenza amministrativa, per chiarezza di visione e obiettivi e per coerenza tra gli annunci e la realtà era e resta un punto fermo.
Ma si raggiunge l’inverosimile anzi il tragicomico quando ci si avvicina, per quel che si può, a ciò che gli attuali amministratori provano a definire turismo. Perché qui si raggiunge, se possibile, il massimo della confusione, del mistero, della non trasparenza negli atti pubblici e soprattutto dello spreco di risorse pubbliche per mero intrattenimento destinato ai residenti fatto passare per marketing territoriale.
QUANTO HA SPESO PER PRESUNTO MARKETING L’ESECUTIVO MINÒ?
Partiamo dai numeri, sia quelli relativi alla spesa e sia quelli dei presunti risultati ottenuti, i primi tenuti nascosti alla città, i secondi del tutto inesistenti. Quanto ha speso complessivamente la Giunta Minò per tutto ciò che essi definiscono programmazione turistica ma che, lo ripetiamo, è soltanto intrattenimento sociale per quanti già si trovano a Cariati, residenti e ospiti e concentrato per lo più in pochi giorni tra luglio e agosto?
QUANTO SPESE PER NOLEGGI E SERVICE PER EVENTI E PAGATI DA CHI?
E quando diciamo complessivamente, ci riferiamo a tutte le spese dirette ed indirette, quelle strumentali per intenderci, quelle relative a palchi, service, noleggi e servizi vari connessi alla realizzazione effettiva degli eventi e che, da quanto emerge dai pochi atti comunali ancora disponibili, vengono previsti e saldati con determine e liquidazioni, del tutto sganciate dalle voci di spesa del cosiddetto turismo. C’è un numero di cui rendere edotti i contribuenti? La Città deve sapere quanto spendono anzi quanto sprecano Minò & assessori per ciò che loro chiamano turismo: quanto ha speso per l’estate 2023 e quanto per quella appena conclusasi. È un dovere rendicontarlo. Senza nascondersi.
QUALI SONO I NUMERI DEI PERNOTTAMENTI PRODOTTI DALLO SPRECO?
E sempre per restare ai numeri, l’Amministrazione Comunale è in grado di fornire dati certi ed ufficiali, inoppugnabili, relativi ad esempio all’eventuale aumento o decremento dei pernottamenti prodotti dalla propria presunta programmazione turistica o dalle proprie presunte iniziative di marketing territoriale, di cui invero non vi è traccia? Altrimenti, parlare di programmazione di successo o dare i numeri, non essendo fondato su nulla, è offensivo dell’intelligenza comune.
QUALI SONO I DATI DELLA TASSA DI SOGGIORNO? COME VIENE REINVENSTITA?
C’è, ad esempio, un dato certo ed ufficiale relativo alla previsione della tassa di soggiorno e della sua eventuale riscossione nel 2023 e per gli ultimi mesi estivi e, quindi, un rendiconto o un piano per il reinvestimento di quelle entrate nello stesso settore turistico, per come prevede la legge?
QUALI STRUMENTI ADOTTATI PER PROMUOVERE DESTINAZIONE CARIATI?
Inoltre, Sindaco e delegato al ramo sono in grado di indicare alla città se e come hanno ritenuto di investire in eventuali strumenti di marketing territoriale e di promozione della Città fuori dai confini regionali e nazionali e, se sì, quale sarebbero gli esatti contenuti prodotti per identificare da gennaio a dicembre con quegli strumenti scelti, l’esatta destinazione Cariati?
E QUALE DESTINAZIONE? FORSE QUELLA DELL’INTERNATIONALE STREET FOOD?
Forse la destinazione dell’International Street Food sul Lungomare che anche quest’anno è stato promosso e sostenuto dalla Giunta Minò, non soltanto a danno di tutta la rete commerciale e della ristorazione locale ma in aperta incoerenza con tutte le continue dichiarazioni sulla invocata necessità di promuovere l’identità enogastronomica cittadina, territoriale e regionale? Ma come?
OPPURE QUELLA DEI CONCERTI ALLA MODA CHE HANNO ESCLUSO LA CITTADELLA?
Oppure forse si vuole promuovere e destagionalizzare la destinazione con i costosi concerti alla moda (uguali ovunque) e di qualche ora, dei quali ad oggi non si conosce neppure l’esatta fonte di finanziamento pubblico (Regione, Comune, Flag di cui lo stesso Minò è Presidente) e che hanno tenuto esclusa, nel 2023 come anche quest’anno, quella Cittadella Fortificata Bizantina che per la Regione Calabria è un Marcatore Identitario Distintivo, che dovrebbe essere l’unica icona turistica vendibile per l’intera attrattività di Cariati 365 giorni l’anno e che invece gli esperti comunali di turismo, in primis l’assessore al centro storico che nessuno vede mai nelle mura, relegano a periferia dello show business agostano?