Il rinomato “biondo tardivo”, l’arancia tipica che si produce nelle “vigne” di Trebisacce grazie al particolare micro-clima che ne ritarda la maturazione, dal 26 al 30 Settembre è presente a Torino, nella splendida cornice di Parco Dora,
dove si svolge un evento di livello internazionale denominato “We Are Nature”, organizzato da Slow Food (Movimento Internazionale fondato nel 1986 da Carlo Petrini). In realtà “Terra Madre – Salone del Gusto”, la cui prima edizione risale al 2004 festeggia i suoi primi 20 anni di attività e oggi rappresenta la più importante manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto. Sono infatti oltre 3.000 i delegati provenienti da 120 Paesi e 600 gli espositori del “made in Italy” e, tra questi, circa 180 i presidi Slow Food provenienti dall’Italia e da tutto il mondo. E’ un appuntamento che è cresciuto nel tempo divenendo un’occasione per riunire il tavolo Nazionale sui sistemi Alimentari, in cui sono presenti esperti della filiera agro-alimentare italiana, e non solo. Una manifestazione che in 20 anni è cresciuta sempre più, divenendo il crocevia mondiale delle comunità che si occupano di cibo buono in mondo. E, in questo virtuoso contesto, tra le eccellenze mondiali che vanno dalle Filippine all’Arabia Saudita e all’America passando per Ucraina e Albania, tra gli espositori si registra la Prima Mondiale di un prodotto molto caro al nostro territorio: il biondo tardivo di Trebisacce, la cui presenza è stata resa possibile grazie alle sinergie intercorse tra i suoi massimi sostenitori, ovvero l’Assopec di Trebisacce, la Condotta Magna Grecia-Pollino e la nascente Comunità Slow Food che si sta adoperando per valorizzare questo prodotto di nicchia e che è rappresentata da Caterina Diana. Si tratta dunque di un’iniziativa ideata e realizzata dai membri della nascente Comunità Slow Food del Biondo Tardivo di Trebisacce in collaborazione con l’azienda agricola Labonia, sita tra Caloveto e Rossano, socia di Slow Food e membro della Comunità del Cultivar Dolce di Rossano, già presidio Slow Food. Un’azienda agricola, quella di Pasquale Labonia, particolarmente attiva sul territorio in ottica di “rete produttiva e sinergica”. E’ perciò un’occasione importante per il “biondo tardivo” caratterizzato da eccellenti qualità organolettiche e che fa bella mostra di sè in un evento di caratura mondiale insieme al rinomato Passito di Saracena, al pane di Cerchiara, al miele di agrumi della Piana di Sibari e a tanti altri prodotti calabresi. “Le sinergie messe in campo dalla nascente Comunità Slow Food di Trebisacce – si legge in una nota-stampa diffusa dal portavoce della nascente Comunità Slow Food di Trebisacce Caterina Diana – sono riuscite a preparare un prodotto che potesse essere esposto nella vetrina più importante del panorama mondiale dedicata appunto al buon cibo, con l’intento di far degustare e deliziare i palati con la nostra eccellenza calabrese. Il Biondo, arancio putroppo in via di estinzione ma che con l’ausilio di Slow Food stiamo tentando di salvaguardare, oggi è finalmente presente nel salotto più importante dedicato al buon cibo avendo potuto contare sulla collaborazione dell’azienda agricola Labonia che, per l’occasione, ha realizzato una marmellata al Biondo Tardivo, utilizzando le arance del socio-produttore, nonché membro della nascente Comunità Antonio Cerchiara che è tra i massimi produttori del biondo tardivo a Trebisacce. Un tripudio di eccellenze – ha concluso Caterina Diana – tutte da degustare nel summit mondiale del cibo buono, pulito e giusto ed alle politiche alimentari, in cui figura la nostra amata Trebisacce”.
Pino La Rocca