“A conclusione degli eventi promossi nel corso della recente Estate Platacese 2024 sento il dovere e il piacere di ringraziare quanti si sono impegnati ed hanno collaborato per la buona riuscita
di un programma vasto e assortito di eventi che hanno riscosso successo e richiamato nel nostro antico borgo tanti turisti e tanti amici provenienti dai paesi vicini”.
E’ quanto ha scritto Katia Brunetti coordinatrice e autentica anima degli eventi artistico-culturali svoltisi nel periodo estivo nel civettuolo e carattetristico centro arbereshe dell’Alto Jonio cosentino noto, tra l’altro, per l’alto senso di appartenenza dei suoi abitanti alla loro piccola comunità.
A partire, da quanto scrive Katia Brunetti che lavora come operatrice nel Centro di Accoglienza per richiedenti asilo e per rifugiati politici e che con il suo entusiasmo è sempre capace di motivare un gran numero di giovani provenienti anche dai paesi vicini, dal Sindaco di Plataci Pietro Giuseppe Stamati che non ha fatto mai mancare il sostegno dell’amministrazione comunale da lui guidata e dalla neo-nata Pro-Loco guidata da Nicoletta Brunetti che ha curato in particolare l’immagine e la promozione turistica del piccolo centro albanofono di Plataci.
E’ stato un anno, come ha ricordato Katia Brunetti elencando anche gli eventi svoltisi nel corso dell’intera annualità a partire dalla festosa apertura delle botti di vino novello denominato “Spingulabutti”, dalla Presentazione del Progetto di Comunità Energetica Rinnovabile al servizio della comunità, fino all’apertura degli eventi estivi avvenuta in data 24 giugno con la Festa Patronale di San Giovanni Battista arricchita dal Concerto di Cosimo Papandrea.
Un’estate davvero magica che, tra le altre cose, ha riprosto il “Der Festival” la sagra del cinghiale che ha registrato anche quest’anno una massiccia partecipazione di turisti e di cittadini provenienti da tutta la costa jonica.
“Un anno da incorniciare” ha aggiunto Katia Brunetti pieno di eventi importanti e attrattivi, che hanno richiamato nel nostro borgo stuoli di turisti alla ricerca, soprattutto nell’estate torrida registrata quest’anno, della temperatura fresca che si respira a Plataci grazie all’altitudine e al verde dei suoi boschi.
E’ da anni – ha concluso Katia Brunetti – che a Plataci non si registravano presenze così numerose, al punto che i vicoli del borgo spesso erano pieni di persone che, con la loro presenza, hanno arricchito di colori e di calore il nostro paese motivandoci a fare sempre meglio nei prossimi anni.
Pino La Rocca