In queste ore, l’opinione pubblica è animata dalla recente delibera di giunta, che qui alleghiamo nella sua interezza.
Un atto amministrativo che, purtroppo, non brilla per rigore formale con tanti refusi e che assegna ad un amministratore del Comune di Cassano un’indennità di quasi 10.000 € a seguito di un atto intimidatorio subito nei mesi scorsi (gomme dell’auto tagliate).
Sebbene tali fondi provengano dal Ministero dell’Interno e non dal bilancio comunale, restano comunque risorse pubbliche, generate dal contributo dei cittadini.
Tuttavia, una riflessione si impone: è stato accertato dalle autorità di polizia che quel gesto intimidatorio fosse rivolto all’amministratore nella sua veste istituzionale, o si trattava piuttosto di un evento che avrebbe potuto coinvolgere qualunque cittadino, come purtroppo capita di sovente a Cassano?
Se all’amministratore in oggetto sono state indirizzate minacce per il suo ruolo (non rese pubbliche), per aver denunciato e impedito il consumarsi di atti o azioni illecito, noi chiediamo per lui finanche la scorta e che tutta la città si stringa attorno a lui, e ci aspettiamo che lo si candida anche a Sindaco per il coraggio e la determinazione.
Altrimenti anche questa viene ad essere vista come la solita mancia pagata dai contribuenti.
Inoltre, dalle cronache dell’epoca, emerge che il danno materiale appariva di modesta entità (gomme dell’auto tagliate).
Sorge, dunque, il dubbio che l’indennità riconosciuta non sia forse del tutto sproporzionata rispetto alla reale entità del danno subito.
Non è nostra intenzione mettere in dubbio la legittimità della delibera, né tantomeno sminuire la gravità di un atto intimidatorio al di là del danno materiale subito.
Ma è doveroso interrogarsi sulla saggezza e sull’opportunità politica di accettare tali somme, soprattutto quando provengono da una comunità che richiede con urgenza servizi migliori e maggiori investimenti funzionali allo sviluppo.
Viviamo in tempi in cui le risorse pubbliche sono sempre più limitate, e le priorità dovrebbero riflettere i bisogni collettivi.
Perché, dunque, non destinare questi fondi, palesemente sovrastimati rispetto al danno effettivo, a capitoli di bilancio che avrebbero potuto offrire benefici tangibili alla cittadinanza?
In un contesto in cui gli amministratori si sono già aumentati i propri stipendi del circa +40%, affiancati da segreterie ampie, che non lesinano di farsi accompagnare ovunque dall’autista con l’auto istituzionale, che riservano per sé e i propri congiunti i posti migliori al teatro comunale e in chiesa, che si rimborsano spese con la carta di credito comunale senza alcun controllo, e che più in generale usufruiscono di benefit e privilegi che li allontanano sempre più dai cittadini comuni, questo gesto appare come l’ennesima dimostrazione di una politica che sembra dimenticare il suo vero scopo del servire la comunità e non servirsi del proprio ruolo per affermarsi ed arricchirsi.
È proprio in momenti come questi che dovremmo riscoprire il valore della responsabilità politica.
Un’amministrazione che si indebita per milioni di euro, che aumenta le tasse portandole al max delle aliquote consentite, e compromette il futuro delle prossime generazioni in nome di una casta di privilegiati è un’amministrazione che tradisce la fiducia dei cassanesi.
Noi, semplici cittadini, non abbiamo accesso alle aree privilegiate del Vinitaly o ai palcoscenici del potere, ma abbiamo il dovere morale di riflettere e informare.
Tutti insieme disponiamo di un’arma potente e silenziosa: il voto.
La prossima primavera potremo scegliere se sostenere o punire queste scelte politiche, orientando il futuro della nostra comunità verso una gestione più responsabile e trasparente.
Se i muri e le tapparelle fossero di cioccolato, sarebbero scomparsi già da tempo.
Cassano All’Ionio, 04/09/24
Associazione politico-culturale ArticoloVENTUNO.