Carissimi,
in questi anni di militanza nel partito Democratico ho cercato di dare il mio contributo per costruire un partito capace di parlare alla gente ed ai più fragili, a chi ha bisogno di essere protetto ed a chi chiede soltanto di essere lasciato libero di crescere e dare sfogo alle proprie energie.

Mi sono impegnato, nella mia comunità di Morano Calabro, per avere un partito che fosse in grado di tenere insieme tutte le anime, capaci di dare un contributo alternativo all’ex governo locale, per la crescita della mia Morano Calabro, ho sognato un partito capace di prendere una posizione netta in difesa degli oppressi, condannando senza ambiguità le scelte scellerate della precedente amministrazione.
Ho vissuto nell’idea che il nostro fosse un partito aperto, in cui i contributi degli iscritti non fossero visti come una messa in discussione del gruppo dirigente o del leader di turno, in cui le persone – ma anche le idee – potessero essere sfidate attraverso primarie democratiche. 
Sono consapevole di non esser stato un iscritto facile, ho sempre messo al primo posto il bene della mia comunità, le idee in cui credo, a volte anche a discapito della linea di partito.
Ho amato confrontarmi con chi aveva una tessera diversa dalla mia, per creare nuovi legami, anche con chi non la pensava come me.
Ma purtroppo, le ultime vicende politiche, legate alla fase propedeutica dell’appuntamento elettorale delle amministrative del 8 e 9 giugno di Morano Calabro, hanno visto il circolo del PD promotore di una politica, dapprima, almeno in apparenza, aperta alle altre forze politiche in campo, per poi, però, rivelarsi nei fatti non inclusiva, chiusa a qualsiasi tipo di confronto e di relazione nei confronti delle altre forze presenti a Morano Calabro, quali alternative all’attuale amministrazione, arrivando addirittura a non accettare le primarie, per la scelta di un candidato sindaco, che potesse essere espressione unica ed unitaria delle forze alternative.
Si, proprio le primarie che rappresentano all’interno del Partito Democratico la massima espressione di democrazia.
Ho lavorato incessantemente per addivenire ad un progetto unitario alternativo all’attuale amministrazione moranese, ma senza risultati.
In realtà il modus operandi del circolo di Morano Calabro è stato improntato, innanzitutto ad una politica di esclusione ed emarginazione dello scrivente, con l’intento di lasciarmi fuori dall’impegno elettorale del Partito Democratico, procrastinando nel tempo la decisione di addivenire ad un accordo con il nuovo gruppo civico, accordo mai raggiunto. Guarda caso, però, dopo la notizia di una mia candidatura a consigliere comunale all’interno del polo civico, il circolo di Morano Calabro ha deciso di partecipare alla tornata elettorale del 8-9 giugno u.s., con una lista di partito, costruita in modo improvvisato, addirittura il giorno prima della scadenza del termine per la presentazione delle liste, tant’è che il candidato sindaco non è iscritto al Partito Democratico, così come alcuni candidati alla carica di consigliere, addirittura tre dei quali residenti fuori Morano Calabro, decisione assunta senza la convocazione dell’intera assemblea di circolo, tant’è che alcuni membri sono stati volutamente esclusi, contravvenendo ad uno dei principi democratici del nostro partito: “l’inclusione”.
Tutta questa macchinazione, a mio avviso ha avuto solo uno scopo, favorire la vittoria dell’amministrazione uscente e sfavorire l’unica alternativa seria in campo, per apportare un vero cambiamento politico della nostra comunità a cui quale il sottoscritto ha scelto di aderire, risultando eletto alla carica di consigliere comunale riportando 196 preferenze, ovvero il secondo consigliere più votato di tutto il Consiglio Comunale.
Tengo a precisare che la decisione di candidarmi nella lista civica è stato frutto di un lavoro incessante, con lo scopo di arrivare ad un accordo con il Comitato Civico nato dal basso da parte di numerosi cittadini, proponendo di fare un accordo politico attraverso lo strumento delle primarie, per l’individuazione del candidato Sindaco della coalizione, che in prima battuta era stato accettato dall’assemblea del circolo e proposta per iscritto al Comitato Civico il 22 gennaio u.s., e successivamente accettate dal Comitato Civico con lettera del 02 febbraio u.s., ma poi sistematicamente disattese dallo stesso partito. Circostanza ancora più grave è il fatto che a circa 40 giorni dalla presentazione delle liste, la segreteria del circolo si è preoccupata di incontrare l’intero esecutivo nella sede del partito democratico, senza mai spiegare agli iscritti il reale motivo.
La su descritta politica del circolo di Morano Calabro viene fragorosamente bocciata dall’elettorato, in quanto la lista del partito democratico, alle elezioni amministrative si classifica ultima, ed altamente fallimentare per il partito, in quanto sono risultati eletti solo due consiglieri comunali non iscritti al partito, si pensi che il segretario del circolo ha ricevuto solo 40 preferenze, pertanto il Circolo di Morano Calabro , non ha fatto altro che favorire la vittoria della continuità amministrativa che ha governato per 10 anni, non per il bene comune ma per pochi, svalorizzando i ruoli dirigenziale di Partito del sottoscritto.
Alla luce delle suesposte argomentazioni non mi rimane altra possibilità che rassegnare con effetto immediato le dimissioni dal Partito Democratico, non rispecchiando oramai l’operato del partito Democratico il mio modo di essere in politica.
Cordialmente.
Morano Calabro 24.06.2024
Biagio Angelo Severino


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