L’articolo apparso a firma del Comitato “Frascineto per la legalità” lancia ombre sul candidato della lista “SiAmo Frascineto” che ha dato mandato ai suoi legali di difendere la sua immagine e il suo operato
«C’è qualcuno che si diverte ad infangare, senza prova alcuna, la mia immagine di professionista e candidata alla carica di sindaco impegnata nella competizione elettorale del prossimo 8 e 9 giugno, ed è per questo che ho dato mandato ai miei legali di fiducia di sporgere querela verso tutti coloro i quali risulteranno, all’esito delle attività di indagine dell’organo inquirente, responsabili del contenuto diffamatorio contenuto nell’articolo apparso in data 1 giugno sulla testata on line “Iacchite” ad iniziativa del Comitato “Frascineto per la Legalità” e recante allusiva menzione dell’allaccio abusivo di un corpo illuminante all’impianto comunale a beneficio dell’area sita in Via Pietro Pompilio Rodotà, che tra l’altro non risulta essere né di mia proprietà né riferibile ad alcun titolo a me».
Lo annuncia Raffaella Tamburi, candidato alla carica di sindaco per la lista “SiAMO Frascineto” e che si è trovata, suo malgrado, coinvolta in una ricostruzione a dir poco fantasiosa sulla testata online del cosentino che vorrebbero attribuirle, in maniera allusiva, l’installazione di «un faretto abusivo da cui sottrae corrente elettrica dalla rete comunale per illuminare il suo parcheggio privato» – recita la lettera inviata alla testata online.
«Il caso di specie oltre a riportare circostanze difformi dal vero – scrive la Tamburi – ledono in modo strumentale l’immagine morale e la reputazione di me in qualità di avvocato e professionista, prima che come candidato alla carica di sindaco, e mi vedo ingiustamente additata quale responsabile di condotte giammai poste in essere, che minano gravemente pur anche la credibilità politica in stretta concomitanza con la competizione elettorale che mi vede tra i protagonisti. Fatto che non credo sia poi così casuale ma che, come già ho avuto modo di affermare in tempi non sospetti, fa scadere il confronto politico e soprattutto chi mette in atto simili attacchi per sferrare colpi che di politico hanno ben poco, nei confronti degli avversari in campagna elettorale».
Ma per chiarire la questione Raffaella Tamburi riferisce che «il corpo illuminante incriminato non è altro che un faretto simile a molti altri che insistono lungo il perimetro dell’abitato di Frascineto e per il quale chiederò agli uffici comunali preposti di chiarire il merito della loro natura. Quel che è certo è che simile illuminazione non è stata posta in essere dalla mia persona e pertanto non si può addebbitare e neppure alludere alla mia persona di aver perpetrato interventi di allaccio abusivo alla rete pubblica».